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Terremoto in Municipio: nove arresti per corruzione e reati fiscali

Nove le misure cautelari emesse dalla Procura: in manette anche l'ex responsabile dell'Ufficio tecnico del Comune, Antonio Colombo

Terremoto in Municipio: nove arresti per corruzione e reati fiscali
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Terremoto in Municipio a Usmate Velate:nove arresti per corruzione e reati fiscali. Come riportano i colleghi di Primamonza.it è' questa la conclusione delle indagini scattate quasi un anno fa in seguito ai controlli della Guardia di Finanza nell'Ufficio tecnico del Comune. La brillante operazione è stata condotta dagli uomini delle Fiamme Gialle guidati dal comandante provinciale, il colonnello Gerardo Marinelli.

Terremoto in Municipio a Usmate Velate

Nell'ambito di un'attività diretta e coordinata da questa Procura della Repubblica i finanzieri del Comando Provinciale di Monza, dalle prime ore della giornata di oggi, lunedì 29 aprile, stanno dando esecuzione ad ordinanze di custodia cautelare emesse dal G.I.P. di Monza nei confronti di 9 soggetti, con applicazione di 3 custodie cautelari in carcere (una delle quali nei confronti del pubblico ufficiale coinvolto  Antonio Colombo) e 6 agli arresti domiciliari, accusati a vario titolo di concorso in corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio, emissione di fatture per operazioni inesistenti e frode fiscale.

Nove persone coinvolte

Come detto sono nove le persone coinvolte a vario titolo nell'operazione e contro cui sono stati spiccati i provvedimenti cautelari: Antonio Colombo, Giovanni Carlo Beretta, Annabella Beretta, Galdino Magni, Ancilla Antonella Giuseppina Cantù, Francesco Magnano, Donato Magni, Luigi Roncalli eAlberto Riva

Le indagini

Le indagini, svolte dalla Procura della Repubblica di Monza avvalendosi del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Monza e sviluppate mediante assunzioni di dichiarazioni, perquisizioni, attività tecniche ed acquisizione di atti delle procedure amministrative hanno consentito di ricostruire un articolato "sistema corruttivo prolungato negli anni in assenza di alcuna segnalazione di anomalia da parte dell'Amministrazione comunale", come recita il comunicato del procuratore capo, Claudio Gittardi, concepito attraverso e a beneficio di un funzionario pubblico, responsabile della tecnostruttura "Territorio e Ambiente" del Comune di Usmate Velate il quale, compiendo atti contrari ai propri doveri d'ufficio, avrebbe inserito, nella variante del nuovo Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) deliberata dal Consiglio Comunale, alcune aree preventivamente rese oggetto di variazione di destinazione urbanistica da "area interessata da attività agricola” in “area di trasformazione produttiva e/o edificatoria", con un evidente accrescimento del valore economico delle stesse.

Il coinvolgimento delle società

In tale contesto, è emerso dalle indagini preliminari, sulla base di attività tecnica e acquisizione di documenti, che le menzionate aree sono risultate essere di proprietà di società, alcune delle quali facenti capo a noti imprenditori locali destinatari anch'essi del provvedimento cautelare emesso dall'Autorità Giudiziaria i quali, "accordandosi con il funzionario pubblico, al fine di conseguire i vantaggi derivanti dalla valorizzazione urbanistica dei propri terreni ovvero scaturenti dalle successive agevolazioni nell'ottenimento delle autorizzazioni ad edificare, hanno promesso e corrisposto al pubblico ufficiale dazioni illecite di denaro, veicolate attraverso il pagamento di false fatture emesse da una società di fatto riconducibile allo stesso funzionario", specifica sempre il testo della Procura.

I sequestri

Contestualmente all'esecuzione della misura custodiale personale, nei confronti dei soggetti indagati sono stati eseguiti sequestri preventivi (finalizzati alla confisca) in forma diretta del denaro corrispondente al prezzo del reato fino alla concorrenza totale della somma di 243.400,00 euro, nonché, nei confronti di sette società a loro riconducibili, il sequestro preventivo dell'intero capitale sociale comprensivo dell'intero patrimonio aziendale includente le possidenze mobiliari e immobiliari per un valore di circa 700.000,00 euro.

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