La protesta

Striscioni affissi fuori dagli Istituti: “Scuole tutte aperte subito"

"Cosa immaginiamo per le prossime generazioni? Una società di lobotomizzati che riescono ad interagire solamente dietro a uno schermo? No grazie"

Striscioni affissi fuori dagli Istituti: “Scuole tutte aperte subito"
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Striscioni affissi fuori dagli istituti superiori lecchesi Bovara e Parini, e da due scuole secondarie di primo grado, Oggiono e Costa Masnaga.

Striscioni affissi fuori dalle scuole

“Scuole tutte aperte subito“, così recitano gli striscioni affissi questa mattina dai militanti dell’associazione Ad Maiora Leucum fuori da due istituti superiori, Bovara e Parini, e da due scuole secondarie di primo grado, Oggiono e Costa Masnaga. Un messaggio chiaro, netto e preciso che vuole contrapporsi ad un anno di confusione, continue promesse mancate e false rassicurazioni.

“Tutti i ragazzi sono importanti allo stesso modo”

“Il Governo ha detto che il 7 aprile potranno tornare in classe, indipendentemente dalla zona in cui ci troveremo, i bambini fino ai 12 anni, ovvero dall’asilo nido alla prima media. Ma per noi tutti i ragazzi sono importanti allo stesso modo. Tutti i ragazzi, di qualsiasi età, hanno bisogno di istruzione e socialità attraverso la scuola in presenza e questo soprattutto per il loro futuro ma non da meno per il futuro della nostra nazione” affermano i militanti dell’Ass. Ad Maiora Leucum.

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“Riapriamo subito, senza se e senza ma”

“Il fatto che a Roma, invece di premere per far tornare questi ragazzi sui banchi di scuola si stia pensando di dar loro un voucher per l’assistenza psicologia è aberrante. E per fare, per un attimo, un salto nel passato, vogliamo ricordare che gli istituti scolastici non furono chiusi nemmeno sotto i massicci bombardamenti americani, anzi. Furono proprio quei ragazzi il motore del successivo boom economico. Cosa immaginiamo per le prossime generazioni? Una società di lobotomizzati che riescono ad interagire solamente dietro a uno schermo? No grazie. Riapriamo subito, senza se e senza ma” concludono i militanti dell’associazione.

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