Tribunale di Brescia

Strage di Erba, nuova udienza per la revisione del processo

La prossima è in programma per il 10 luglio alle 9

Strage di Erba, nuova udienza per la revisione del processo
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Strage di Erba, nuova udienza per la revisione del processo: ieri, martedì 16 aprile 2024, si è tenuta in Tribunale a Brescia la seconda udienza. E' stata dedicata all'ascolto delle istanze della difesa, come riporta Prima Como. La prossima è in programma per il 10 luglio alle 9.

Strage di Erba, nuova udienza per la revisione del processo

Seconda udienza in Tribunale a Brescia per ascoltare le prove della difesa: come per la prima, lo scorso 1° marzo, una vera e propria folla si è messa in coda, all'ingresso dell'aula, per partecipare. Anche in questa sede i coniugi Olindo e Rosa hanno chiesto di non essere ripresi all'interno dell'aula.

In questa seconda udienza sono intervenuti gli avvocati dei coniugi Romano: Fabio Schembri, Luisa Bordeaux, Nico D’Ascola e Patrizia Morelli. I legali hanno presentato tutte le istanze per la difesa dei coniugi Romano: il primo intervento, dell'avvocato D'Ascola, ha anzitutto messo in dubbio la testimonianza del supertestimone Mario Frigerio, che avrebbe descritto l'aggressore "come un uomo dalla carnagione olivastra, di nazionalità arabeggiante".

L'intervento di Schembri ha poi riguardato Valeria Cherubini e "l'impossibilità che la donna abbia percorso sedici scalini con una lesione al muscolo psoas della gamba".

E ancora, sulla testimonianza di Frigerio: secondo Schembri, è necessario fare delle verifiche sul riconoscimento, da parte del supertestimone, degli aggressori. "Frigerio aveva un'amnesia anterograda: un dato certificato, e una patologia peggiorata ulteriormente a seguito dell'intossicazione da monossido di carbonio".

L'avvocato Schembri ha concluso il suo intervento, dopo avere parlato di Rosa: "definita dalla sentenza come astuta, che sapeva di essere intercettata. E invece Rosa non sa prendere un autobus, digitare un numero di telefono o leggere e scrivere.  E' incapace di fare tutto e l'unica preoccupazione di Olindo era di mandare a casa Rosa: entrambi compiono un gesto generoso nei confronti dell'altro".

Al termine dell'intervento degli avvocati, finito con quello dell'avvocata Bordeaux che ha detto "che Rosa in carcere è una criticità". L'avvocato, come nuova prova, ha chiesto la convocazione in aula degli scienziati autori dello studio da cui "emerge la disabilità di Rosa, e la sua sofferenza".

La prossima udienza è stata fissata per il 10 luglio: in quella sede con tutta probabilità si deciderà se riaprire il processo ai coniugi Romano.

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