Statale 36 vietata ai ciclisti tra Lecco e Abbadia: Piazza e Micheli dicono no
“La Statale 36 è l’unica strada statale al mondo che nelle quattro corsie del proprio percorso non preveda una corsia laterale e riservata alla biciclette; siamo vicini ai ciclisti, lecchesi e non, che si vedono privati dell’esercizio della propria libertà di spostamento"
“Bene che Anas abbia ascoltato il territorio, eliminando il cantiere ripristinando così la doppia corsia ad Abbadia Lariana nei week end; ora però l’ente statale deve permettere che, almeno nelle giornate di sabato e domenica, quando il cantiere è fermo, anche i ciclisti tornino a poter utilizzare il tratto della Statale 36 interessato dai lavori”. Questa la richiesta del Consigliere regionale Mauro Piazza e il Consigliere provinciale delegato alla viabilità Mattia Micheli.
Statale 36 vietata ai ciclisti tra Lecco e Abbadia: Piazza e Micheli dicono no
“In un periodo di limitazioni alle attività sportive, non permettere ai ciclisti di sfruttare le bellezze del nostro lago è una vergogna che non possiamo tollerare, scriveremo al Capo compartimento di Anas Lombardia per sbloccare l’impedimento” proseguono Piazza e Micheli.
“La situazione che si è venuta a creare e il relativo restringimento di carreggiata”- spiegano i due Consiglieri- “ rendono evidente come sia indispensabile il collegamento ciclo pedonale tra Lecco e Abbadia: un’infrastruttura strategica che da anni aspetta una soluzione in cui Anas ha giocato, purtroppo, un ruolo troppo attendista che non ha permesso di risolvere l’annoso problema, i lecchesi meritano più rispetto, a che punto è il progetto? Ora i soldi ci sono, non ci sono più scuse!”.
“La Statale 36 è l’unica strada statale al mondo che nelle quattro corsie del proprio percorso non preveda una corsia laterale e riservata alla biciclette; siamo vicini ai ciclisti, lecchesi e non, che si vedono privati dell’esercizio della propria libertà di spostamento, ci auguriamo che anche a seguito della nostra segnalazione ANAS si attivi in tempi rapidi ristabilendo una parvenza di normalità ai tanti amanti delle due ruote” concludono Mauro Piazza e Mattia Micheli.