La protesta

Spostarsi in macchina per fare sport? La rivolta dei sindaci: niente gite nel Lecchese

"Abbiamo fatto sacrifici per due mesi e adesso si può girare liberamente in tutta la Lombardia per fare sport o attività motoria. Evidentemente mi sono perso qualcosa..."

Spostarsi in macchina per fare sport? La rivolta dei sindaci: niente gite nel Lecchese
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"Abbiamo fatto sacrifici per due mesi e adesso si può girare liberamente in tutta la Lombardia per fare sport o attività motoria. Evidentemente mi sono perso qualcosa..."

Sport all'aria aperta, i sindaci lecchesi temono il caos

Il punto incriminato è questo: “L’attività sportiva e motoria all’aperto è consentita solo se è svolta individualmente, a meno che non si tratti di persone conviventi. A partire dal 4 maggio, l’attività sportiva e motoria all’aperto sarà consentita non più solo in prossimità della propria abitazione. Sarà possibile la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti. È obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di almeno due metri, se si tratta di attività sportiva, e di un metro se si tratta di semplice attività motoria. In ogni caso sono vietati gli assembramenti. Al fine di svolgere l’attività motoria o sportiva di cui sopra, è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività. Non è consentito svolgere attività motoria o sportiva fuori dalla propria Regione”.  Stiamo parlano della risposta ufficiale data dal Governo Conte sul sito dell’Esecutivo  alla domanda : ” E’consentito fare attività motoria o sportiva?”. Nel Lecchese infatti quella che sarebbe dovuta essere una delucidazione ha creato il “caos” o per meglio dire la “rivolta” dei sindaci lecchesi contro la decisione del Governo tutt’altro che favorevoli a consentire ai cittadini di spostarsi in macchina per per fare sport.

Il sindaco di Olginate

Sconsolato il sindaco di Olginate Marco Passoni: “Abbiamo fatto sacrifici per due mesi e adesso si può girare Liberamente in tutta la Lombardia per svolgere attività sportiva o motoria. Evidentemente mi sono perso qualcosa…” . Passoni ha anche sottolineato “come sindaci del territorio stiamo valutando misure più restrittive per evitare il sovraffollamento dei luoghi dove è possibile svolgere attività sportiva e motoria”.

Spostarsi in macchina per fare sport? Non a Pescate

Tranchant  il borgomastro di Pescate Dante de Capitani: ” Secondo le Faq governative si può fare attività motoria o sportiva anche utilizzando  mezzi privati o pubblici   per andare a fare attività motoria o sportiva in un altro paese della stessa regione.  Io non so chi abbia concepito FAQ del genere che permettono a tutti di uscire di casa in questa fase di emergenza sanitaria. Dico solo che  se volete fare attività motoria o sportiva a Pescate siete i benvenuti, ma ci arrivate a piedi o in bicicletta  e l’automobile la lasciate a casa”.

Colico, Devio, Dorio fanno fronte comune

Fronte comune delle Amministrazioni in alto Lago.”I comuni di Dervio, Dorio e Colico hanno scelto di emanare una ordinanza in cui si stabilisce che chi non è residente, proprietario di seconda casa o domiciliato in paese da prima dell’8 marzo non può accedere a passeggiate a lago e monti – ha specificato il sindaco di Dervio Stefano Cassinelli –  Questa scelta per evitare che vi sia un assalto al nostro territorio che metterebbe a rischio la sicurezza della popolazione residente in un momento ancora delicato. Tutti ricordiamo quello che è accaduto prima del lock down con il lungolago invaso da migliaia di persone. Non possiamo consentirlo. Questo significa niente passeggiate, surf, kite, barca a vela, gita in montagna per chi non è residente o domiciliato. Altri comuni non hanno fatto questa scelta, ad oggi è difficile sapere chi sta facendo la cosa giusta, fra una settimana tireremo le conclusioni. Tutte le altre decisioni sono quelle stabilite dal Governo. Quindi è consentito solo a residenti, proprietari di seconda casa o aventi titolo abitativo domiciliati a Dervio da prima dell’8 marzo: accedere a tutte le piste ciclopedonali e ai percorsi panoramici del lungolago, accedere a sentieri e/o percorsi escursionistici di qualsiasi natura e genere Naturalmente l’accesso è consentito nel rispetto di tutte le norme di sicurezza che valgono per qualsiasi altro luogo. Il decreto ministeriale prevede attività sportiva e motoria, questo significa che è vietato dal ministero sedersi sulle panchine o mettersi nei prati a fare pic-nic o in spiaggia a prendere il sole o bivaccare in generale. La pesca rientra nelle attività sportive per cui chi è residente o domiciliato può andare a pescare (sempre nel rispetto delle norme sulla pesca) La SANZIONE in caso di violazione è di 280 euro. La Polizia locale ha ricevuto chiare indicazioni di non transigere. Come sindaco non voglio ricevere decine di telefonate di lamentela (giuste ma per cui avevamo le mani legate) come quelle che segnalavano proprietari di seconde case che sono arrivati oltre l’8 marzo. Purtroppo gran parte di quei furbetti non era possibile sanzionarli per la mancanza di indicazioni governative, per questo le regole stabilite con questa ordinanza sindacale sono chiare e chi le viola sarà sanzionato”.

A Mandello funziona così

“A Mandello fino al 18 maggio non si può venire in auto, moto, treno, pullman per fare una passeggiata a lago o in montagna”  ha specificato ieri  in serata Riccardo Fasoli dopo che nel pomeriggio aveva illustrato in un video la “Fase 2 mandellese” ad esempio con l’apertura ai sentieri solo fino a 1400 metri di quota. 

Annone, Galbiate, Oggiono Civate e Suello

Stessa presa di posizione dei sindaci che affacciano sui laghi di Civate-Oggiono-Annone: sì alla riapertura della ciclopedonale a lago che sarà però raggiungibile solo partendo a piedi o in bicicletta dalla propria abitazione.

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