TRAGEDIA

Sparatoria in caserma, liberati gli ostaggi e fermato il brigadiere

Agghiacciante la notte appena trascorsa ad Asso, dove ha perso la vita l'ex comandante dei carabinieri di Bellano Doriano Furceri

Sparatoria in caserma, liberati gli ostaggi e fermato il brigadiere
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Sparatoria in caserma, liberati gli ostaggi e fermato il brigadiere Antonio Milia. Agghiacciante la notte appena trascorsa ad Asso, dove ha perso la vita l'ex comandante dei carabinieri di Bellano. Nella mattina di oggi, venerdì 28 ottobre 2022, gli ostaggi rinchiusi all'interno della caserma dei militari sono stati liberati e il brigadiere Antonio Mila, 50 anni, è stato ufficialmente fermato.

Sparatoria in caserma, liberati gli ostaggi e fermato il brigadiere

Dopo estenuanti ore di trattative ad altissima tensione le forze speciali del GIS, il Gruppo di Intervento Speciale dei Carabinieri, hanno effettuato un blitz  riuscendo a penetrare nello stabile che era presidiato da decine di militari. Il brigadiere Milia ha sparato un colpo ferendo ad un ginocchio un militare ma le forze speciali sono riuscite a fermarlo.

Hanno quindi rinvenuto il cadavere di Furceri e sono riusciti a liberare le altre persone che Milia aveva preso in ostaggio, un appuntato e alcuni familiari dei Carabinieri che si trovavano negli alloggi.

La ricostruzione

Tutto è iniziato nel pomeriggio, intorno alle 17.30 quando dalla caserma di Asso, in via dei Praeli, 7 si sono uditi provenire diversi colpi di arma da fuoco. Uno , due, tre spari. Poi l'agghiacciante annuncio dell'omicidio di Doriano Furceri e l'allarme che ha fatto scattate la mobilitazione delle forze dell'ordine e dei soccorritori. Un vero e proprio dispiegamento di forze quello giunto ad Asso. Le estenuanti trattive e poi il blitz all'alba, intorno alle 5.45.

Il movente dell'omicidio di Doriano Furceri

Resta ora da capire il motivo, la causa scatenante che ha spinto il carabiniere cinquantenne ad un gesto così disperatamente assurdo e violento.

La carriera del maresciallo Doriano Furceri

Nei suoi 35 anni di servizio era  stato al comando di diverse stazioni lombarde, in Brianza e come detto sul Lario. Originario di Palermo aveva  lavorato proprio  nel reparto operativo del  capoluogo siciliano e aveva   partecipato alla missione all’estero nel Kosovo.

Furceri aveva  iniziato la sua carriera frequentando il corso sottufficiali a Velletri nel 1986, poi si era spostato a Firenze e aveva ottenuto il grado di vicebrigadiere nel 1988. Finita la scuola, si era  subito spostato in Lombardia a Seregno e anche a Merate. Nei primi anni 2000 era tornato nella sua terra d’origine, nel reparto operativo di Palermo, prima come tecnico di laboratorio per le sostanze stupefacenti (Furceri era infatti perito chimico di formazione) e poi, sempre nello stesso ambito, si era occupato di investigazioni scientifiche. Nel 2004 era tornato in Lombardia, dove era stato al Comando della Stazione di Bellano, il suo incarico più longevo: lì è rimasto fino al 31 gennaio del  Poi, il trasferimento ad Asso.

L'intervento della vicepresidente Moratti

La vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti questa mattina ha diffuso una breve nota sui due gravi fatti che ieri hanno sconvolto la Lombardia, l'uccisione del maresciallo e l'accoltellamento di cinque persone ad Assago.

"Due gravi fatti di cronaca hanno sconvolto ieri sera la Lombardia ed il Paese, ad Assago e ad Asso - ha sottolineato -  Esprimo dolore e sconcerto per le due vittime, Luis Fernando Ruggieri e il luogotenente Doriano Furceri, e per tutti i feriti, unitamente alla vicinanza alle loro famiglie. In attesa che gli inquirenti chiariscano i contorni delle due vicende, ho subito chiesto alla Direzione Generale Welfare di far predisporre due relazioni sugli episodi, con particolare riferimento all’assistenza psichiatrica e di presa in carico degli autori dei delitti".

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