Circolo ambiente Ilaria Alpi

Smog a Lecco e Merate: "Servono provvedimenti" I DATI DELLA QUALITA' DELL'ARIA

Ieri a Merate la centralina Arpa ha misurato ben 81 microgrammi/mc di PM10 - pertanto ben oltre il limite di legge di 50 microgrammi, a Lecco 68 microgrammi/mc

Smog a Lecco e Merate: "Servono provvedimenti" I DATI DELLA QUALITA' DELL'ARIA
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Smog: ieri a Merate la centralina Arpa ha misurato ben 81 microgrammi/mc di PM10 - pertanto ben oltre il limite di legge di 50 microgrammi -, e addirittura 58 del più pericoloso PM 2,5, con un indice di qualità dell’aria definito “Molto scarso” (sempre ieri il PM 10 a Valmadrera era a 71, a Lecco 68).  "Il problema è generalizzato su tutta la Pianura Padana, ma questo non può essere una scusante per le Istituzioni che, ancora una volta, non si muovono. Al contrario Regione Lombardia nelle scorse settimane ha prorogato fino a inizio 2021 la deroga alla circolazione dei diesel euro 4 (!), andando quindi contro qualsiasi logica". La "denuncia" arriva da Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”

Smog a Lecco e Merate: "Servono provvedimenti"

La situazione a Lecco negli ultimi 10 giorni:

I dati di Merate

"Altrettanto grave l’impasse istituzionale a livello nazionale. Proprio a inizio mese la Corte di Giustizia Europea ha condannato l’Italia per aver “sistematicamente e persistentemente” violato le norme sull’inquinamento atmosferico, proprio per le polveri sottili! Una situazione che va avanti da decenni! - prosegue Fumagalli - Ovvero lo Stato italiano, coi vari Ministri dell’Ambiente che si sono succeduti, non ha fatto abbastanza (oseremmo dire che hanno fatto poco o nulla) per risolvere il problema dell’inquinamento dell’aria nella parti più inquinate del Paese, che sono anzitutto la Lombardia e la Pianura Padana".

"Smog, servono provvedimenti seri e duraturi per disinquinare l’aria"

Secondo noi le Istituzioni, Regione in testa e poi i Comuni del territorio, devono da subito mettere in campo provvedimenti seri e duraturi per disinquinare l’aria. È giusto che - in questa difficile fase che stiamo vivendo - la priorità di azione debba essere dedicata all’allarme virus, ma anche la questione smog è un problema di ordine sanitario, che rischia di interessare la parte più a rischio della popolazione, ovvero gli anziani e chi soffre di patologie respiratorie.  

Appello alle Istituzioni

Si prendano provvedimenti per limitare il traffico nei centri urbani, riscaldamenti a meno di 19°C per gli edifici pubblici e privati. Ma soprattutto chiediamo di ripensare l’intera mobilità nelle città. E poi incentivare l'uso di fonti energetiche pulite, passando dai combustibili fossili alle rinnovabili: fotovoltaico e solare termico, pompe di calore, ecc.. Solo così si riuscirà a migliorare la qualità dell'aria del nostro territorio.  

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