Virus ed economia

Si intravede la luce dopo tunnel nero del Covid: cala la richiesta di Cassa Integrazione nel Lecchese

7.766 (-6.003 rispetto allo stesso periodo 2020) i lavoratori lecchesi in cassa integrazione primo quadrimestre 2021

Si intravede la luce dopo tunnel nero del Covid: cala la richiesta di Cassa Integrazione nel Lecchese
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La situazione epidemiologica è in netto miglioramento, la campagna vaccinale a Lecco procede in maniera spedita e ora si comincia a vedere la luce anche sul fronte lavorativo dopo il terremoto economico causato dal Covid. E’ quanto emerge dal 4° rapporto UIL del Lario sulla cassa integrazione nelle Province di Como e Lecco.

Si intravede la luce dopo il terremoto economico causato dal Covid: cala la richiesta di Cassa Integrazione nel Lecchese

Guardando i dati emerge che nel periodo  gennaio-aprile 2021,rispetto allo stesso periodo nell' anno 2020, c'è stato un miglioramento del quadro economico nel Lecchese con un netto calo della richiesta delle ore di cassa integrazione da parte delle aziende nel mese di aprile, sia rispetto a marzo 2021 che ad aprile 2020. In un mese, infatti, la richiesta di ore di cassa è scesa a Lecco del 78,2% e del 91,7% rispetto ad un anno fa.

Anche i dati del primo quadrimestre 2021 confrontati con lo stesso periodo del 2020 mostrano, per la prima volta in quest’anno,  una diminuzione della richiesta di ore di cassa nel Lecchese del 43%.

Guardando, invece, i dati relativi ai distretti principali delle due Province nel primo quadrimestre 2021 e confrontati con lo stesso periodo del 2020, tessile e metalmeccanico, si evince una differenziazione, con il primo ancora in difficoltà, mentre il secondo sembra in ripresa.

La diminuzione della cassa integrazione si registra nei settori dell’edilizia e dell’industria (rispettivamente -87%  e – 54%) , mentre aumenta nell’artigianato ( e commercio nel periodo gennaio-aprile 2021 rispetto allo stesso periodo 2020.

Il lavoratori in Cassa

7.766 (-6.003 rispetto allo stesso periodo 2020) i lavoratori lecchesi in cassa integrazione primo quadrimestre 2021 (a questi vanno aggiunti quelli in FSBA nello stesso periodo che a lecco sono 672).

“Resta alto il numero complessivo di lavoratori/lavoratrici in cassa integrazione e in FSBA nelle due province, mediamente oltre 26.000 tra Lecco e Como , ai quali vanno aggiunti quelli coperti dagli altri ammortizzatori sociali, ed è essenziale continuare a garantire a costoro le tutele COVID 19 (cassa in deroga e il divieto dei licenziamenti) almeno fino a quando perdura l’emergenza sanitaria – sottolinea il segretario Salvatore Monteduro – Un altro dato che si evince dallo studio è la differente situazione economica nelle due province per effetto dei distretti produttivi di riferimento: ancora in sofferenza e in difficoltà il distretto tessile che ha un peso rilevante in Provincia di Como, mentre, nel settore metalmeccanico, maggiormente rappresentativo in Provincia di Lecco, si intravedono deboli segnali di ripresa. Restano, invece, in grandissima difficoltà i settori del commercio e dell’artigianato per entrambi i territori. Questi primi segnali di luce sono di buona speranza per il futuro ma purtroppo la strada è ancora lunga per dire che siamo usciti definitivamente dalla crisi economica, dobbiamo ancora comprendere quante aziende rischiano di non riaprire più a seguito degli effetti della pandemia e quanti lavoratori/lavoratrici ne subiranno le conseguenze, ed è per questo che è necessario proseguire con le politiche economiche di sostegno fatte in questi mesi e che hanno contribuito ad attenuare il disagio sociale”.

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