Rissa tra giovani davanti alla chiesa organizzata sui social
A Robbiate numerosi adolescenti si sono ritrovati in piazza per fare da spettatori "all’evento"
"Mega rissa alla chiesa, stasera alle 21.30". Il messaggio che rimbalza di smartphone in smartphone e il sagrato che si riempie di adolescenti, tutti pronti a fare da spettatori alla scazzottata tra due gruppi rivali.
Dall'annuncio sui social al sagrato della Chiesa pieno di ragazzini
Sono in tanti a essersi chiesti quale fosse il motivo dell’insolito assembramento di ragazzini, nella serata di martedì 2 agosto 2022, a ridosso della chiesa parrocchiale di Robbiate e l'arcano lo hanno svelato alcuni messaggi condivisi nelle storie di Instagram dal profilo "Webboh Robbiate", uno dei più attivi e seguiti della zona in cui si veicolano notizie di gossip sugli adolescenti del paese.
Lo "spettacolo" di violenza alla fine non c’è stato (il motivo non è noto), ma quanto avvenuto apre un inquietante spaccato su un fenomeno - quello degli scontri organizzati sui social network - che evidentemente non è solo confinato alle grandi città e alle loro periferie ma che riguarda anche i paesi del nostro territorio. Un fenomeno divampato soprattutto di recente tra i giovanissimi, individuato dagli esperti come effetto del disagio psicologico accusato con il lockdown del 2020 e le varie restrizioni per la pandemia tra i ragazzi.
Non è un caso di rissa isolato
Sono tantissimi infatti i casi di risse organizzate, principalmente Instagram o semplicemente con un tam tam via Whatsapp e Telegram, in varie località italiane: gruppi di adolescenti iniziano a insultarsi e a schernirsi online, quindi dalle parole si passa alle minacce e infine alla resa dei conti nella vita reale. Con tanto di pubblico, chiamato a raccolta sempre attraverso i social network, pronto a riprendere la rissa e a diffondere i video attraverso gli stessi canali virtuali.
Ed è esattamente quello che è successo a Robbiate martedì sera. In quel caso, nelle ore precedenti alla presunta rissa, a fare da volano sono state le storie di Instagram del canale "Webboh" del paese (sostanzialmente si tratta di pagine in cui i ragazzi si scambiano pettegolezzi su coetanei, ci sono anche ad Airuno, Brivio, Merate, Verderio, al Collegio Villoresi, ecc). Proprio nei commenti delle storie, diversi utenti in forma anonima hanno dato il via al passaparola tra i vari follower, giunti poi a decine per godersi lo "spettacolo".
I messaggi comparsi nel pomeriggio di martedì scorso sui cellulari di numerosi adolescenti di Robbiate e dintorni: la sera si sono riuniti per fare da spettatori a una resa dei conti tra gruppi rivali, che in realtà non è mai avvenuta.
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