Rimossa la bomba nel Lago: tutte le immagini delle operazioni
Per quattro ore i pompieri e le forze dell'ordine hanno lavorato per rimuovere dal fondale la bomba e trasportala, in sicurezza, sull'altra sponda del lago.
E' stata rimossa nella mattinata di oggi, mercoledì 12 gennaio 2022 la bomba nel Lago rinvenuta a Pradello nello specchio d'acqua tra Lecco e Abbadia da parte del personale dei Vigili del Fuoco del Nucleo Sommozzatori, durante un’attività di addestramento, alla profondità di 7 metri circa, lo scorso 2 dicembre.
Rimossa la bomba nel Lago: tutte le immagini delle operazioni
L'ordigno, lungo una cinquantina di centimetri è un residuato bellico probabilmente risalente alla seconda guerra mondiale. Questa mattina in Vigili del Fuoco di Lecco, i Vigili del Fuoco sommozzatori di Milano insieme ai tecnici della Marina, ai Carabinieri, ai militari della Guardia di finanza e agli agenti della polizia locale si sono diretti a Pradello per dare avvio alle operazioni di Bonifica che erano state pianificate durante l'incontro convocato nei giorni scorsi dal Prefetto di Lecco Castrese De Rosa.
Per quattro ore i pompieri e le forze dell'ordine hanno lavorato per rimuovere dal fondale la bomba e trasportala, in sicurezza, sull'altra sponda del lago. L'ordigno infatti è stato traslato in località Moregallo dove nella giornata di martedì prossimo, 18 gennaio 2022, verrà fatto brillare.
Tutte le immagini delle operazioni
I precedenti
Dal lago alla montagna. Quello di Pradello non è l'unico caso di ordigni inesplosi nel territorio lecchese. L'ultimo episodio risale solo a pochi mesi fa. Un ordigno bellico "potenzialmente efficiente" era stato ritrovato infatti la scorsa estate nel territorio del Comune di Pagnona a ben 1800 metri di quota, in località "Barchitt de mezz". Le operazioni di bonifica dell’ordigno erano state effettuate dagli specialisti del 10° Reggimento Genio Guastatori dell’Esercito mercoledì 8 settembre 2021. Era stato scambiato per una bomba anche l'oggetto ritrovato nel dicembre 2021 a Perledo in via alla Cava Alta. Dopo l'intervento degli artificieri si era scoperto che si trattava invece bombola d'ossigeno, probabilmente utilizzata dall'aeronautica tedesca.