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Per il capogruppo di Merate Silvia Romano è una "cog... convertita"

Il rappresentante della maggioranza in Consiglio ha condiviso un post di insulti alla volontaria tornata dopo 500 giorni di prigionia in Somalia.

Per il capogruppo di Merate Silvia Romano è una "cog... convertita"
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Silvia Romano? Una cog... convertita. Parola di Paolo Centemero, capogruppo di maggioranza della città di Merate, che nella serata di oggi, lunedì 11 maggio 2020, ha condiviso sulla sua pagina Facebook un post di insulto alla volontaria milanese rientrata ieri in Italia dopo oltre 500 giorni di prigionia in Somalia.

Il post di insulti a Silvia Romano

Un gesto destinato a far discutere, quello di Centemero, che in Consiglio comunale rappresenta l'intero gruppo di maggioranza ma che, a dispetto del suo ruolo istituzionale, non è nuovo a un utilizzo "spensierato" dei social network. Talmente spensierato da condividere non più tardi di una dozzina di giorni fa la fake news del premier Conte al ponte di Genova senza mascherina (il contenuto sulla sua bacheca non è più visibile non perché lo abbia tolto lui, ma perché lo ha eliminato Facebook, in quanto notizia falsa...): uno scivolone non banale per un professionista della comunicazione come lui. Quest'oggi, invece, ecco il post in cui Silvia Romano viene definita "cog... convertita".

Il post di Paolo Centemero (l'insulto lo abbiamo cancellato ma sulla sua bacheca è ben visibile)

Stride, il comportamento social di Centemero, con l'indignazione che giustamente aveva manifestato anche lui per l'insulto rivolto ai leghisti sempre tramite Facebook dal consigliere e segretario del Pd Gino del Boca (tornato poi d'attualità nell'ultimo Consiglio comunale, con le scuse pubbliche giunte a distanza di quasi due mesi). L'insulto, ironia del destino, era stato lo stesso di quello rivolto oggi dal capogruppo di maggioranza alla cooperante salvata in Somalia. "Utilizza i social come un adolescente" aveva scritto in una lettera il segretario del Carroccio Franco Lana rivolgendosi all'avversario piddino del Boca: chissà se riserverà lo stesso giudizio all'amico e compagno di partito. E chissà se l'indignazione sarà la stessa.

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