Colle Brianza

Palle di grandine su auto e case: rotti finestrini e finestre

La furia del maltempo si è scatenata sulla frazione alta del paese, nella serata di lunedì 24 luglio.

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Enormi palle di grandine, chicchi grandi quanto una sfera da baseball, piovono dal cielo su case e auto anche nella nostra provincia. “Sembravano bombe a mano”. E ancora “Piovono palle da baseball”. Lecco e l’intera provincia non sono state certo risparmiate dalla furia del meteo che nella serata di ieri, poco dopo le 21.30, si è scatenata con tutta la sua forza causando grossi danni alle auto, ma anche alle abitazioni.

Palle di grandine su auto e case: rotti finestrini e finestre

Come annunciato dalle previsioni meteo e dalle numerose allerte diramate dai vari Comuni, intorno alle 22 di lunedì 24 luglio si è scatenato un forte temporale sfociato subito in una grandinata breve ma violenta, con vento molto forte che ha di nuovo messo a repentaglio l'ambiente e non solo.

Tra le zone più colpite della provincia anche le frazioni alte di Colle Brianza dove, nel giro di pochi ma interminabili secondi, dal cielo sono caduti chicchi di grandine così grossi da devastare letteralmente auto, finestre, tetti e muri.

Finestrini rotti, fanali distrutti, finestre infrante e muri trasformati in “gruviera” sono solo alcuni dei danni registrati nelle ultime ore dai cittadini che, amareggiati, sfogano la loro rabbia contro la natura.

Palle di grandine per "30 interminabili secondi"

“In oltre trent’anni non ho mai visto una grandinata così - racconta una residente - sono stati 30 interminabili secondi. È iniziato tutto con una pioggia scrosciante, poi all’improvviso “il bombardamento” con il fuggi fuggi generale per cercare di mettere al riparo le macchine sotto tettoie improvvisate. Preso in mano uno di questi “proiettili”, da solo occupava quasi l’intera mano e ho subito scattato una foto. Pazzesco”.

In paese ci si è arrangiati come si poteva: chi con un telo di plastica, chi con delle coperture improvvisate e chi, infilando nei finestrini rotti ombrelli aperti per cercare di limitare i danni alle macchine comunque devastate da decine e decine di ammaccature.

Luca De Cani

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