Omicidio Sharon Verzeni, chi è Moussa Sangare, il rapper che ha ucciso "senza un motivo"
Coltivava la passione per la musica, in particolare per il rap, e aveva collaborato con alcuni artisti del panorama musicale italiano, tra cui Izi ed Ernia
Omicidio Terno d'Isola, risolto l'enigma. Moussa Sangare, 31enne residente a Suisio, è stato arrestato nella notte di giovedì 29 agosto per l'omicidio della giovane Sharon Verzeni. Agli inquirenti ha confessato di averla uccisa "senza un motivo".
Omicidio Sharon Verzeni, chi è Moussa Sangare, il rapper che ha ucciso "senza un motivo"
Nato a Milano da una famiglia di origine africana, Sangare, cittadino italiano, viveva a Suisio, paese dell'Isola Bergamasca a soli cinque chilometri da Terno d'Isola, dove si è consumato il delitto nella notte tra il 29 e il 30 luglio.
Sangare, già noto alle Forze dell'ordine per episodi di maltrattamenti famigliari di cui si era macchiato, non aveva alcun legame con Sharon Verzeni, sebbene a lungo inquirenti e giornali abbiano ipotizzato che l'omicida della giovane barista dovesse conoscerla.
L'interrogatorio
Nel corso dell'interrogatorio Sangare ha confessato quasi subito di essere lui l'autore dell'omicidio, sostenendo di essere stato preda di un improvviso "raptus", senza riuscire a spiegare le ragioni del gesto: "L'ho vista e l'ho uccisa", ha dichiarato. Poco prima di colpire Sharon, l'uomo aveva già minacciato con un coltello, lo stesso usato per l'omicidio, due adolescenti di 15 anni, che però erano riusciti a fuggire.
Le Forze dell'ordine, durante la perquisizione nella sua abitazione, hanno trovato altre prove che lo collegano al delitto, e lo stesso Sangare ha indicato il luogo in cui aveva seppellito l'arma, ritrovata successivamente lungo il fiume Adda, nella zona di Medolago.
Le indagini
Le indagini che hanno portato all'arresto di Sangare sono state supportate dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza. Queste non hanno catturato il momento esatto dell'omicidio, ma hanno immortalato un uomo in bicicletta, che percorreva contromano via Castegnate, la strada principale del paese, proprio nell'ora in cui Sharon è stata uccisa.
Grazie a questi frame, i Carabinieri del Comando provinciale di Bergamo, sotto la guida del Pm Emanuele Marchisio e della procuratrice facente funzione Maria Cristina Rota, sono riusciti a identificare Sangare come il principale sospettato.
L'arresto è avvenuto a un mese esatto dall'omicidio di Sharon Verzeni, al termine di un'indagine definita "complessa e laboriosa" dagli inquirenti. Gli elementi raccolti contro Sangare sono considerati gravi e sufficienti a dimostrare il pericolo di reiterazione del reato, l'occultamento delle prove e il rischio di fuga.
Il passato da rapper e la passione per la musica
Moussa Sangare coltivava la passione per la musica, in particolare per il rap. Aveva collaborato con alcuni artisti del panorama musicale italiano, tra cui Izi ed Ernia. Con lo pseudonimo "Moses" aveva partecipato alla realizzazione del brano "Scusa" di Izi, il cui video ha raccolto oltre 14 milioni di visualizzazioni su YouTube.
Il suo nome appare anche nei crediti di una canzone di Ernia, intitolata "Fenomeno".
Durante la conferenza stampa indetta ieri mattina, venerdì 30 agosto 2024, a poche ore dall'arresto del 31enne, la procuratrice Maria Cristina Rota ha confermato che Sangare ha reso una piena confessione, ma ha anche sottolineato la necessità di approfondire eventuali aspetti psichiatrici, nonostante l'uomo sembri aver agito con lucidità.
Nella casa occupata da Sangare a Suisio, gli investigatori hanno trovato una sagoma di cartone utilizzata come bersaglio per il tiro al coltello. Recuperata anche l'arma del delitto, seppellita da Sangare sulla sponda dell'Adda a Medolago.