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Omicidio di Terno d'Isola: il compagno di Sharon Verzeni interrogato per cinque ore

Gli inquirenti gli avrebbero chiesto com'era il rapporto con la ragazza, della sua vita e dei rapporti di lavoro

Omicidio di Terno d'Isola: il compagno di Sharon Verzeni interrogato per cinque ore
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Omicidio di Terno d'Isola: l'interrogatorio di Sergio Ruocco, il fidanzato di Sharon Verzeni, accoltellata in paese, è durato cinque ore.

Il 37enne è arrivato nel pomeriggio di ieri, martedì 13 agosto, in auto insieme al padre al Comando provinciale dei carabinieri di Bergamo, per essere sentito come persona informata sui fatti. Una volta terminato il colloquio con gli inquirenti, è stata la volta del genitore, che ha atteso per diverso tempo fuori dalla caserma prima di essere ascoltato.

Omicidio di Terno d'Isola: sentito il compagno di Sharon Verzeni

Oltre ai due, sono stati sentiti anche il resto dei residenti di via Castegnate, dove la giovane è stata  colpita a morte con quattro fendenti, di cui tre fatali. Un passaggio necessario, dopo che è sfumata la pista del sospettato che occupava il box di un vicino condominio, utilizzato come rifugio quando si trovava in paese. Il soggetto, infatti, pare abbia un alibi e fosse stato altrove nel frangente in cui la barista è stata aggredita.

Mentre si continuano a esaminare le immagini delle telecamere pubbliche e private, estendendo l'area dei dispositivi da mettere al vaglio e andando a ritroso fino a una settimana prima dell'accaduto, gli investigatori stanno sentendo tutti coloro che potrebbero far emergere elementi utili alle indagini.

Approfondimenti sulla vita di Sharon e il rapporto con il compagno

Riguardo a ciò che è stato chiesto a Ruocco, i dettagli non sono stati resi noti. Stando al poco trapelato, sembra gli sia stato domandato ancora una volta quale fosse il rapporto fra lui e la fidanzata. All'elettricista di Seriate, già interrogato subito dopo il crimine, sarebbero stato chiesto anche di raccontare la vita della ragazza e i suoi rapporti sul posto di lavoro. Aspetti che, una volta partite le indagini, si era già cercato di approfondire, senza però arrivare a elementi utili.

Mistero su assassino e movente

Restano ancora avvolti nell'oblio il movente e soprattutto il nome dell'assassino di Sharon Verzeni, che ha colpito la vittima senza che questa avesse la possibilità di difendersi.

Si è anche ipotizzato che l'ex estetista potesse aver assistito a qualche attività illecita e che qualche balordo, per evitare che la andasse a riferire alle autorità, avesse deciso di ucciderla
Una versione che però stride col fatto che a Terno, in pratica, tutti sanno dello spaccio portato avanti in strada e in Piazza Sette Martiri da determinati individui, i quali comunque se ne curano poco.

Una situazione poco rassicurante, per la quale il Comune ha investito negli ultimi anni mezzo milione di euro in sicurezza e ha chiesto il supporto delle forze dell'ordine, ma che tutti conoscono e, perciò, non si capisce per quale motivo Sharon potesse rappresentare un testimone scomodo, molto più degli altri cittadini del paese dell'Isola.

Ruocco è tornato nella casa dei genitori a Seriate

Al termine dell'interrogatorio, la sera alle 21, Ruocco e il padre sono risaliti in macchina e, all'apertura del cancello del Comando, il compagno della vittima alla guida, se ne sono andati senza rilasciare alcuna dichiarazione alla stampa. L'elettricista non è però tornato a casa della famiglia Verzeni a Bottanuco, ma a quella dei genitori a Seriate. Se dal suo colloquio o da quello con gli altri abitanti della zona residenziale in cui viveva si sia scoperto qualche nuovo, utile dettaglio, al momento non è dato sapere. L'omicidio di una giovane mite e riservata resta ancora avvolto dal mistero.

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