Omicidio Darga: polemiche sulla sicurezza in stazione
Critiche le minoranze: "Lasciando un luogo incustodito lo si condanna ad essere preda di individui poco raccomandabili e a diventare teatro di episodi, più o meno gravi, come quello accaduto in stazione".
Un gesto ignobile, atroce, compiuto alla luce del sole sotto gli occhi attoniti dei presenti. Sconcerto, dolore, paura. Questi i sentimenti che si respirano in città dopo l'omicidio di Calolzio. Una brutale aggressione quella avvenuta nel pomeriggio di ieri, martedì 29 agosto 2023, all’interno della stazione ferroviaria, costata la vita a Malcolm Mazou Darga, 23 anni, residente in città da poche settimnane dopo il trasferimento a Calolzio da Airuno.
Omicidio di Calolzio, il sindaco: "Servono provvedimenti radicali”
“Che la stazione ferroviaria rappresenti un problema, è cosa nota - ha commentato il sindaco di Calolziocorte, Marco Ghezzi - Come già più volte spiegato, anche con l’assessore Caremi, abbiamo avuto più di un incontro con la Prefettura per cercare di trovare una soluzione. Insieme, abbiamo sollecitato le ferrovie per avere misure più efficaci ma tutto ciò che è stato fatto, non è bastato. Occorre un tavolo istituzionale e, contemporaneamente, provvedimenti radicali”.
“Quello di ieri - ha continuato il borgomastro - è un fatto gravissimo ma non dobbiamo dimenticarci che in stazione, quotidianamente, si verificano fatti minori ma altrettanto gravi che la rendono poco vivibile. Con tutta la buona volontà e con ciò che è già stato fatto, non è pensabile che l’Amministrazione la Polizia Locale si trovino da soli a dover rispondere di questo. Auspico quindi che chi sta più in alto di me intervenga per rimettere nuovamente in discussione la problematica”.
A criticare le scelte dell’Amministrazione comunale sono state invece entrambe le forze di minoranza.
“L’ennesimo episodio gravissimo - ha commentato Diego Colosimo, capogruppo di Cambia Calolzio - Riteniamo che questa Amministrazione abbia fallito sul fronte della sicurezza. Lasciando un luogo incustodito lo si condanna ad essere preda di individui poco raccomandabili e a diventare teatro di episodi, più o meno gravi, come quello accaduto in stazione. L’omicidio del giovane Malcolm rappresenta però un fallimento oltre che dell’Amministrazione anche delle politiche sulla sicurezza portate avanti dall’assessore Luca Caremi che spesso hanno visto come soluzione a tutti i problemi l’installazione di telecamere”.
Concorde, su quest’ultimo punto, anche l’opinione di Calolziocorte Bene Comune, espressa dalle parole della consigliera Sonia Mazzoleni: “Il Sindaco, autorità di Pubblica Sicurezza sul territorio, ritiri la delega all'assessore Caremi ed esca dagli uffici o si dimetta. La formula magica non esiste, ma la smetta di ignorare le problematiche che sono sotto gli occhi di tutti e soprattutto di mettere in campo azioni ridicole che nulla hanno a che vedere con il ripristino dell'ordine e della sicurezza”.
Secondo la minoranza, Calolzio sarebbe ormai in balia di una Polizia locale ormai “estinta che compare solo per sanzionare e che, di giorno, è rigorosamente in ufficio, con una tolleranza assurda nei confronti di fenomeni che stanno accadendo sul territorio”.
“Quello che vogliamo - ha continuato la Mazzoleni - è che si chieda subito e insistentemente un intervento della Prefettura, della Questura e, se necessario, dell’Esercito affinché vengano presidiate la stazione e l’area sottostante ma anche il parco in zona cartiera e i punti sensibili della Città. Calolziocorte non può più aspettare, la percezione di insicurezza e abbandono cresce di giorno in giorno”.
Poi, l’ennesimo affondo: “Tra pochi giorni riapriranno le scuole. Chi porterà i propri figli a prendere il treno a Calolziocorte potrà sentirsi tranquillo? Che sicurezza daremo a queste famiglie e, agli altri pendolari? Così non si può più andare avanti” ha chiosato la Mazzoleni.
In disaccorto, seppur condannando fermamente l’accaduto, è l’assessore calolziese Caremi che ha ricordato come di fatto, a Calolziocorte non era mai successo che in stazione si verificasse un omicidio.
«Sicuramente - ha commentato - l’episodio è qualcosa di eccezionale e, probabilmente, premeditato. La stazione a mio parere è molto più controllata del passato ma è normale che, nel periodo estivo, quando le persone che la frequentano diminuiscono la percezione di sicurezza possa calare. A memoria non ricordo fatti particolari, al più di litigi e risse tra extracomunitari. Il fatto di ieri, sfociato addirittura in un omicidio, è il primo così grave. Con la Polizia Locale nelle immediate vicinanze e le nuove telecamere, recentemente potenziate, la zona è tenuta costantemente sotto controllo”.
Luca de Cani