TRAGEDIA FUORI PROVINCIA

Muore soffocato nel cassonetto dei vestiti usati

Nella mattinata di oggi, martedì, si è scoperta l'identità del giovane: Costantin Antonie, rumeno di Fara Gera d'Adda, dove viveva con alcuni parenti, a distanza di qualche centinaio di metri dalla piazzola ecologica

Muore soffocato nel cassonetto dei vestiti usati
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L’allarme è scattato nella mattina di ieri, lunedì 6 maggio 2024, poco prima delle 8: un trentenne è stato trovato, probabilmente soffocato, dopo essere rimasto incastrato nel cassonetto per la raccolta dei vestiti usati. A fare la macabra scoperta, nella piazzola ecologica di Canonica, un dipendente comunale di ritorno dal giro in paese per la raccolta porta a porta dei rifiuti. Per lui non c'era già più nulla da fare.

Muore soffocato nel cassonetto dei vestiti usati

Straniero, forse nordafricano o rom, l'uomo è stato trovato incastrato nella struttura. I carabinieri, giunti poi sul posto insieme agli agenti della polizia locale di Fara e Pontirolo, hanno da subito escluso l'evento violento, imputando la morte a cause naturali.

L'uomo non aveva con sé documenti e il decesso sarebbe avvenuto nella notte: l'uomo tentando di intrufolarsi nel cassonetto sarebbe rimasto incastrato nel meccanismo. Sul posto anche un'ambulanza e un'automedica, ma non è rimasto altro da fare se non constatare il decesso.

Identificato il trentenne

Nella mattinata di oggi, martedì, si è scoperta l'identità del giovane: Costantin Antonie, rumeno di Fara Gera d'Adda, dove viveva con alcuni parenti, a distanza di qualche centinaio di metri dalla piazzola ecologica dove è avvenuto il dramma. Il giovane non aveva precedenti, quindi non era mai stato schedato o fotosegnalato, fatto che ha reso all'inizio ancor più difficile identificarlo, senza contare che in tasca non aveva alcun documento.

La ricostruzione

Secondo le ultime ricostruzioni, effettuate dalle immagini delle telecamere, il ragazzo sarebbe arrivato nella discarica di via dell'Artigianato intorno alle 2 di lunedì 6 maggio, quando era ancora buio. Ha scavalcato la recinzione che, a destra dell'ingresso, separa la piazzola da una ditta privata. In seguito, si è diretto al cassonetto giallo, introducendosi con testa e braccia, fino al torso. Sarebbe stato a quel punto che il rumeno si è reso conto che non poteva più muoversi, né cercando di entrare completamente, né tentando di uscire.

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