L'intervento

Morte di Simona Cinà: il cordoglio del Comune di Nibionno per la comunità di Capaci

Il sindaco di Nibionno, Laura Di Terlizzi ha espresso il proprio cordoglio, ma anche quello di tutta la cittadinanza nibionnese, nei confronti della comunità di Capaci, con la quale lo scorso 25 luglio è stato ufficialmente siglato un gemellaggio

Morte di Simona Cinà: il cordoglio del Comune di Nibionno per la comunità di Capaci

Mentre la morte durante un party in piscina a Capaci di Simona Cinà, 20 anni, originaria di Palermo, giocatrice di pallavolo sembra assumere i contorni di un vero mistero, anche il sindaco di Nibionno, Laura Di Terlizzi ha voluto esprimere il proprio cordoglio, ma anche quello di tutta la cittadinanza nibionnese, nei confronti della comunità di Capaci, con la quale lo scorso 25 luglio è stato ufficialmente siglato un gemellaggio.

Morte di Simona Cinà: il cordoglio del Comune di Nibionno per la comunità di Capaci

“Con profonda tristezza apprendiamo del tragico lutto che ha colpito la Comunità di Capaci, legata da pochissimo alla nostra Comunità di Nibionno, da un Patto di Amicizia approvato nell’ultimo Consiglio Comunale – afferma la prima cittadina – La prematura scomparsa della giovane Simona Cinà, avvenuta in circostanze ancora da chiarire, ci lascia sgomenti e addolorati. In questo momento di dolore, desidero esprimere le più sentite condoglianze al caro Sindaco Pietro Puccio, alla famiglia di Simona e a tutta la cittadinanza di Capaci. La Comunità di Nibionno si stringe con affetto e solidarietà attorno ai capacioti, condividendo il peso di questa tragica perdita”.

 

 

La vicenda è sempre più un mistero

Una morte inspiegabile, che con il passare delle ore assume sempre di più i contorni di un mistero. Un mistero lungo 50 minuti. Il tempo in cui si è consumata la tragedia di Simona Cinà, 20enne con la passione per il mare, trovata senza vita nella piscina di una villa a Bagheria, nel Palermitano, nella notte tra venerdì 1 e sabato 2 agosto. Stava partecipando insieme ad alcuni amici a una festa di laurea organizzata da due universitari. La procura di Termini Imerese ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti e l’ipotesi al momento più accreditata resta comunque quella di un malore o di un incidente, senza però la responsabilità di altre persone.

Simona è stata trovata senza vita in costume. Da chiarire, però, come mai nessuno si sia accorto che la ragazza non si muoveva più nella piscina. A questi e altri interrogativi stanno tentando di dare risposte le indagini dei Carabinieri, che stanno sentendo decine di testimoni. Da quanto emerso finora, nonostante la piscina fosse molto piccola e alla festa ci fossero un’ottantina di persone, il corpo della giovane sarebbe rimasto in acqua per diversi minuti prima che qualcuno si accorgesse di quanto fosse accaduto. La salma della giovane è stata sequestrata dalla procura in attesa dell’autopsia, che sarà eseguita domani, martedì 5 agosto.

Di certo c’è che gli organizzatori del party avevano affittato soltanto lo spazio esterno della villa: un piccolo patio e, appunto, la piscina. Venerdì scorso Simona aveva pubblicato su Instagram alcune storie: gli allenamenti di pallavolo, poi i minuti prima di arrivare al party. Nell’invito alla festa, girato su WhatsApp, gli organizzatori avevano scritto che ci sarebbe stato dell’alcol. “Vi terremo idratati”, si leggeva. Eppure sembra che i carabinieri, arrivati dopo la chiamata di alcuni ragazzi, non hanno trovato tante bottiglie.

Solo l’autopsia chiarirà le cause della morte di Simona Cinà. Secondo quanto ricostruito finora, la ragazza sarebbe deceduta tra le 3.20, l’ora in cui l’amica del cuore l’ha lasciata alla festa con altri, e le 4.10, quando è stata fatta la prima chiamata al 112 che ha poi avvertito i sanitari. Gli operatori del 118 sono arrivati in circa dieci minuti. La ragazza sarebbe stata già tirata fuori dall’acqua e qualcuno avrebbe tentato di rianimarla: lo proverebbero i segni rossi trovati sul petto della giovane che, però, era già senza vita.