Il Fatto

Minacce di morte: solidarietà al sindaco di Lecco

I messaggi di Corrado Valsecchi, della presidente del Consiglio comunale Francesca Bonacina e di Anci Lombardia.

Minacce di morte: solidarietà al sindaco di Lecco
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Minacce di morte al sindaco di Lecco Mauro Gattinoni. La scritta, tracciata con la vernice nera sul portone dell’ex palestra di via Bolis, nel rione Malavedo, ha suscitato nell’arco della giornata di ieri, sabato 27 febbraio, la reazione sdegnata di tanti lecchesi e messaggi di solidarietà per il primo cittadino e la ferma condanna della matrice di stampo fascista delle minacce, come riportato dai colleghi di Prima Lecco.

Minacce di morte : “Il gesto di un cretino”

La scritta è apparsa nella giornata di venerdì. “Il gesto di un cretino – ha commentato lo stesso sindaco Gattinoni – Frutto di un’atmosfera antisemitica cominciata con la svastica tracciata sulla targa della sede Anpi, continuata poi con altre croci uncinate disegnate sui muri del quartiere Rancio, accompagnate dalla scritta “Nei forni c’è ancora posto”. Proprio per questo il primo cittadino, giovedì, aveva deciso di firmare il progetto partito da Sant’Anna di Stazzema sulle norme contro la propaganda e la diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo. Poi aveva pubblicato in Facebook la foto della firma di adesione all’iniziativa. La Giornata della Memoria appena celebrata, episodi di carattere nazionale e le recenti scritte apparse in città evocanti l’Olocausto, così come i simboli sulla sede di Anpi di Lecco, impongono alle Istituzioni di non abbassare la guardia e rinnovare il proprio impegno. E a ciascun cittadino di non restare indifferente davanti alla diffusione di messaggi inneggianti alle pagine più buie della nostra storia».

Valsecchi: “Prendiamo posizione contro l’imbecillità”

Tra i primi a diffondere il proprio messaggio di solidarietà il consigliere di Appello per Lecco Corrado Valsecchi.
“Invio la mia solidarietà e quello di Appello per Lecco al sindaco Gattinoni per le minacce ricevute e che abbiamo appreso ora. La destra è destra con il suo patrimonio, la sinistra è sinistra con il loro patrimonio: gli imbecilli sono imbecilli e restano solo proprietari del loro patrimonio. La cosa che mi lascia esterrefatto è vedere questi imbecilli ideologici che stanno vandalizzando tutta la città. Scritte che stanno avendo una escalation su tutti i muri della città, su edifici privati e pubblici. Segni di svastiche o falce e martello, messaggi demenziali da una parte e dall’altra. Propongo a tutti i capigruppo, in maniera unitaria, di prendere posizione comune verso l’imbecillità imperante che rischia di mortificare peraltro anche il decoro urbano della città per uno scontro ideologico arcaico e anacronistico. Fatemi sapere”.

La presidente del Consiglio comunale: “gesti che reclamano il nostro sdegno”

In serata il messaggio della Presidente del Consiglio comunale di Lecco Francesca Bonacina.
“Con riferimento alle scritte apparse nella giornata di ieri nel rione di Malavedo recanti minacce contro la vita del Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, esprimo vicinanza e solidarietà al Primo cittadino.
Si tratta di gesti inaccettabili che, al di là delle diverse appartenenze politiche, reclamano il nostro sdegno e la nostra presa di distanza, richiamando tutti, e noi Istituzioni in particolare, a vigilare sempre con massima attenzione a tali fenomeni, verso i quali, qualunque ne sia la provenienza, va ribadita una piena e corale condanna”.

Anci Lombardia: “Sostegno e attenzione dei sindaci”

Anche Anci Lombardia, tramite il suo presidente Mauro Guerra,  ha diffuso un comunicato di solidarietà a Gattinoni e condanna degli autori delle scritte:
“Anci Lombardia e tutti gli Amministratori locali lombardi sono vicini al Sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, bersaglio di inqualificabili minacce di morte apparse sui muri di un edificio cittadino, con vergognosi richiami alla tragedia della Shoah e simboli nazisti. Atti rispetto ai quali chiediamo l’attenzione delle istituzioni e delle comunità tutte, rifuggendo da ogni sottovalutazione.
In attesa che le indagini facciano luce sul grave episodio, a nome dell’Associazione dei Comuni lombardi mi stringo all’amico Mauro assicurando il sostegno e l’attenzione di tutti i colleghi sindaci.”
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