Mattia Micheli condannato per bancarotta ma resta in carica, la sinistra disapprova
Il gruppo Provincia Territorio Bene Comune invia un altro reclamo: "Esprimiamo tutto il nostro dissenso in merito alla scelta di confermarlo"

Mattia Micheli condannato per bancarotta ma resta in carica, la sinistra disapprova. Vice presidente della provincia di Lecco, Mattia Micheli rimane in carica dopo la condanna, ma il centro sinistra esprime il proprio dissenso.
Mattia Micheli condannato a due anni
Condannato a due anni in primo grado per bancarotta fraudolenta con distrazione - nella vicenda relativa al fallimento della Cbs (azienda nata per la ristrutturazione del Cortile delle Botti e dei Sassi di Lecco) - Mattia Micheli era finito al centro della polemica politica già il mese scorso quando il gruppo Provincia Territorio Bene Comune aveva inviato una lettera alla presidente Alessandra Hofmann chiedendo di rimuovere Micheli dal ruolo di vicepresidente con delega alla Viabilità, rapporti con Anas e formazione Apaf. "Non possiamo non rilevare come la condanna comporti valutazioni di carattere politico in merito all’opportunità di confermare le importanti deleghe assegnate a Micheli" scrivevano i membri di Provincia Territorio Bene Comune.
Il centro sinistra insiste
Ieri mattina, martedì 6 dicembre, l'opposizione di centro sinistra è tornata alla carica sulla questione. «In occasione di un incontro tenutosi lo scorso 2 novembre - si legge nel comunicato stampa divulgato da Provincia Territorio Bene Comune - la Presidente Alessandra Hofmann ha confermato che, in ossequio al principio del massimo rispetto dei diritti individuali e delle garanzie costituzionali, allo stato attuale, giudica la recente condanna in primo grado per “bancarotta fraudolenta con distrazione”, comminata al vicepresidente Mattia Micheli, ininfluente sia dal punto di vista politico, sia da quello istituzionale. E ritiene pertanto di non dover assumere iniziative in merito».
Incertezza nella decisione
Pur confermando "la nostra intenzione di astenerci da qualsiasi valutazione di carattere giuridico e assicurando il massimo rispetto delle persone coinvolte nella vicenda, esprimiamo viva perplessità per la decisione". E ancora. "Consapevoli che la condanna non generi impatti automatici sullo status di consigliere provinciale del vicepresidente Micheli, esprimiamo tutto il nostro dissenso in merito alla scelta di confermarlo, non soltanto nelle importanti deleghe attualmente ricoperte, ma soprattutto nella sua funzione di vicepresidente con funzioni vicarie della Presidenza Provinciale. La fretta con la quale Hofmann ha inteso accantonare la questione, suggerisce volontà di rimozione di un imbarazzante problema, potenzialmente deleterio per il prestigio e la credibilità di un’Amministrazione Provinciale, di solito spasmodicamente attenta alla propria immagine pubblica".
Di qui le conclusioni. "A distanza di un anno dalle elezioni provinciali, la conferma del vicepresidente Micheli riteniamo aggiunga un ulteriore elemento di fragilità nella compagine amministrativa di centro-destra, già particolarmente segnata da dissidi interni e insuccessi politici".