Maniaco si apposta sul lungofiume e mostra le sue parti intime
L'uomo è entrato in azione nella zona compresa tra il Toffo e il metanodotto. Diverse le segnalazioni, soprattutto di ragazze minorenni
Un maniaco si aggira tra le sponde del fiume di Brivio. Si nasconde tra le sterpaglie aspettando che passi qualche ragazzina, poi, una volta individuata la sua vittima, le sbuca davanti all’improvviso e si abbassa i pantaloni mostrando le parti intime.
Attenzione al maniaco che mostra le parti intime
. Diverse le malcapitate che nelle ultime settimane hanno segnalato la sua presenza nella zona compresa tra il Toffo e il metanodotto, per andare verso Imbersago. La situazione sta facendo preoccupare non poco in paese, visto che ad essere prese di mira sono soprattutto minorenni, e così sono cominciate le ronde per trovare e fermare il responsabile.
L'identikit del maniaco
Dalle testimonianze di chi ha avuto lo spiacevole incontro è stato creato un mini identikit del molestatore: italiano, sui 60 anni, che si sposta in sella a una bicicletta rosa. C’è chi dice anche che l’uomo sia residente in zona e che sia la stessa persona che già qualche anno fa andava in giro a seminare il panico nello stesso modo.
Il maniaco semina vergogna: sembrava aver smesso ma è tornato
Negli ultimi tempi le acque sembravano essersi calmate, invece da alcune settimane è tornato in azione. L’ultimo episodio è avvenuto un paio di weekend fa, quando un’adolescente sui 15 anni stava camminando insieme a sua nonna sulla strada sterrata del lungofiume da Imbersago verso Brivio. A un certo punto l’anziana ha incontrato alcuni conoscenti e si è fermata a parlare, mentre la nipote ha continuato il cammino verso casa.
Ma è proprio a quel punto che è avvenuto il misfatto. Il maniaco, che molto probabilmente la stava osservando nascosto dietro qualche pianta, ha aspettato il momento più favorevole per entrare in azione e pochi metri più in là, non appena ha visto la giovanissima procedere da sola, si è avvicinato e le si è parato davanti. Non è chiaro da che parte sia arrivato, sta di fatto che come se nulla fosse si è abbassato i pantaloni e le ha mostrato le parti intime. La ragazzina, sconvolta, si è messa a gridare, ma quando ha raccontato a sua nonna quanto le era successo il molestatore era già sparito.
Non è un caso isolato
Non si tratta però di un caso isolato. Soltanto qualche giorno prima, sempre sul sentiero compreso tra il Toffo e il metanodotto di Brivio, anche una donna sulla quarantina era stata importunata. Pare che il disturbatore - lo stesso secondo la descrizione che ne è stata fatta a seguito dell’accaduto - avesse iniziato a tampinarla di domande, chiedendole chi fosse, dove abitasse e dove fosse diretta. Fortunatamente però la vittima era in bicicletta e dopo qualche pedalata è riuscita a seminarlo.
A questi due casi se ne aggiungono altri, avvenuti tutti in pieno giorno e in genere nel primo pomeriggio, quando la zona è solitamente frequentata da persone che si concedono una passeggiata o vanno a fare jogging. Eppure, dopo essersi calato i pantaloni e aver terrorizzato la sua preda, l’uomo è sempre riuscito a dileguarsi senza farsi vedere. Ora è caccia all’uomo.
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