Rabbia

Lecco-Milano, Straniero e Gilardi: "Diretto del mattino a Rogoredo, scelta assurda"

“Con Trenord non c’è mai limite al peggio"

Lecco-Milano, Straniero e Gilardi: "Diretto del mattino a Rogoredo,  scelta assurda"
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È passato quasi un mese da quando Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd, ha depositato un’interrogazione a risposta scritta in cui chiedeva per quale motivo l’arrivo dei treni della linea Lecco-Milano è stato spostato da stazione Centrale a Rogoredo e, per giunta, di questo nessuno è stato avvisato. Una decisione maturata dentro l’Accordo quadro tra Regione Lombardia e Rete ferroviaria italiana, ma che per il consigliere dem non trova giustificazione.

Lecco-Milano, Straniero e Gilardi: "Diretto del mattino a Rogoredo, scelta assurda"

“Mentre sto ancora aspettando una risposta all’interrogazione rivolta all’assessore regionale ai Trasporti Terzi sullo spostamento di quattro diretti Lecco-Milano da Centrale a Rogoredo, Trenord procede e sposta a Rogoredo la destinazione di quello più importante, in partenza da Lecco alle 7.22, che adesso è dato in arrivo a Rogoredo alle 8.21 – fa sapere Straniero –. Trovo davvero grave questa decisione in barba alle proteste dei pendolari e alle nostre azioni”.

“Con Trenord non c’è mai limite al peggio"

Il primo a lamentare la sgradita novità accanto ai pendolari è Antonio Gilardi, responsabile Trasporti della Federazione del Pd di Lecco: “Con Trenord non c’è mai limite al peggio. Oltre ai continui ritardi, alle soppressioni e alle carrozze in pessime condizioni, ci mancava solo questo. È l’ennesima dimostrazione della totale assenza di attenzione di Regione Lombardia nei confronti dei pendolari, soprattutto di quelli della Val San Martino e del Meratese che si troveranno ora con un treno diretto in meno per Milano Centrale, oltretutto nella fascia più frequentata del mattino”. Per Gilardi è “una scelta folle e senza senso e per la quale ci si sarebbe aspettati almeno un confronto con i Comitati dei pendolari. Un conto sarebbe stato spostare l’arrivo in stazione Garibaldi, ma a Milano Rogoredo è un’assurdità che graverà su migliaia di studenti e lavoratori”.

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