Le palestre lombarde verso la riapertura: gli aggiornamenti
A seguito delle richieste di spiegazioni avanzate da oltre 200 palestre, personal trainer, piscine e centri sportivi lombardi, l’assessore regionale allo Sport Martina Cambiaghi ha fatto pervenire una prima risposta da parte della Regione.
A seguito delle richieste di spiegazioni avanzate da oltre 200 palestre, personal trainer, piscine e centri sportivi lombardi, l’assessore regionale allo Sport, Martina Cambiaghi, attraverso la stampa e con una telefonata a Corrado Pirovano, ha fatto pervenire una prima risposta da parte della Regione. Un primo contato che non ha chiarito del tutto la situazione, ma che mira alla collaborazione verso la riapertura dei centri sportivi.
Le palestre: "Nessuno ha mai chiesto il nostro parere"
“Nella mattinata di ieri abbiamo potuto leggere le prime dichiarazioni dell’assessore Cambiaghi. Parlare di prudenza e scelta precauzionale aveva aumentato ancora di più il nostro malcontento, in quanto nessuno ha mai chiesto il nostro parere e non c’è stata alcuna verifica sulle reali possibilità di ripartire proprio seguendo norme che prevedono prudenza e precauzioni.” Questo il commento di Corrado Pirovano, personal trainer e formatore, capofila delle palestre lombarde in questo appello a Regione Lombardia.
"Pronti a collaborare con Regione"
Concetto ribadito anche da Luigi Cacciapaglia, sin dall’inizio tra i promotori di questa iniziativa “Siamo consapevoli che la prudenza, in un momento come questo, sia alla base di qualsiasi azione. Appunto per questo motivo ci eravamo preparati per ripartire seguendo il protocollo contenuto nel DCPM del 17 maggio scorso e le linee guida delle associazioni di settore. L’assessore Cambiaghi, in un commento rilasciato alla stampa, ha dichiarato 'Vero che centri estetici e parrucchieri hanno riaperto, ma con un rapporto uno a uno, gli operatori bardati e totali misure di precauzione'. Ma a differenza dei centri estetici e parrucchieri noi possiamo garantire il distanziamento e, nel caso dei personal trainer, il rapporto è di uno a uno e senza contatto. Nei centri più grandi sono state previste norme di contingentamento degli ingressi, con prenotazione obbligatoria, e distanziamento tra gli attrezzi, oltre ad una continua sanificazione di macchinari e ambienti. Per questo motivo abbiamo dichiarato la nostra disponibilità a collaborare con la Regione in questa delicata fase e abbiamo invitato l’assessore a recarsi in uno dei nostri centri per constatare di persona quanto detto e fatto”.
L'intervento dell'assessore Cambiaghi
L’assessore Cambiaghi ha poi contattato telefonicamente Pirovano, aprendo alla collaborazione in questa delicata fase: “Ringrazio l’assessore per l’interesse alla questione e per la disponibilità dimostrata - continua Pirovano - Ci ha assicurato che, quello delle riaperture dei centri sportivi, è un tema caldo sul tavolo dei vertici regionali e nei prossimi giorni verrà presa una decisione definitiva. Abbiamo auspicato una riapertura il primo giugno, senza ulteriori rinvii. Nonostante il 2 giugno sia la Festa della Repubblica noi siamo pronti a tenere i nostri centri aperti e non vorremmo che, questa data venisse presa a pretesto per rimandare le aperture al 3. Ogni giorno che passa è un giorno in meno di lavoro per un comparto che ha già perso tanto. Molti centri non riapriranno e altri sono in gravissima difficoltà. Volgiamo scongiurare altre chiusure e abbiamo ribadito la nostra disponibilità alla collaborazione e alla verifica, da parte della Regione, direttamente nelle nostre strutture”.