Un bilancio

L'Avis di Missaglia ringrazia i suoi donatori: "Sempre presenti"

L'associazione, con i suoi oltre 200 volontari attivi, ha continuato le donazioni anche in questo periodo di emergenza.

L'Avis di Missaglia ringrazia i suoi donatori: "Sempre presenti"
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Cinquantasette anni di storia, oltre duecento volontari attivi e tanta, tantissima voglia di tendere la mano a chi ne ha bisogno. È un impegno costante e inquantificabile quello che sta portando avanti da più di mezzo secolo la sezione Avis di Missaglia, una realtà sociale che dà un contributo importantissimo alla Sanità del territorio e che, nonostante l’emergenza Covid, non si è mai tirata indietro al suo dovere della donazione.

Bilancio positivo per l'Avis di Missaglia nonostante la pandemia

A fare un bilancio dell’anno 2020 ci ha pensato la vicepresidente dell’associazione Monica Sala, che ha dipinto un quadro complessivamente positivo nonostante le difficoltà legate alla pandemia: «Le donazioni sono state regolari in quasi tutti i mesi del 2020: abbiamo registrato una leggera riduzione solamente a marzo e aprile, a causa del lockdown, e ad agosto per la chiusura del centro trasfusionale delle strutture addette alla raccolta del sangue - ha spiegato - Nello specifico, la media di ogni mese è di 40 donazioni e non si è verificata carenza di donatori neppure nel periodo più difficile della pandemia».

Un sodalizio radicato sul territorio

Molto soddisfatto della vocazione e dell'impegno costante dei donatori anche il secondo vicepresidente Sergio Casiraghi, che ha poi ricostruito la storia dell’associazione: «La nostra sezione Avis ha avuto origine da quella di Besana ed è nata ufficialmente nel 1963, anno in cui si è legata all’area comunale di Missaglia - ha raccontato - Attualmente abbiamo più di 280 donatori attivi, equamente costituiti da uomini e donne. La loro età media è intorno ai 45 anni, ma ogni anno ci sono circa 25 giovani, tra ventenni e trentenni, che decidono di unirsi a noi. Questo fa sì che ci sia un ricambio generazionale continuo e che l’associazione possa essere efficiente nella sua azione di volontariato. La maggior parte delle donazioni sono trasfusioni di sangue e solo in minima parte sono trasfusioni di plasma. La zona del Lecchese, in particolare, registra più donazioni di quelle che vengono effettivamente richieste e quindi i nostri volontari aiutano persone bisognose che vivono anche fuori dalla nostra provincia». A quel punto Casiraghi ha illustrato le diverse iniziative portate avanti dalla sezione locale, che hanno subito uno stop forzato per via dell’emergenza sanitaria ma che riprenderanno non appena torneranno ad esserci le condizioni giuste: «Ogni anno, in collaborazione con l’Unione Podistica Missaglia, organizziamo la “Marcia della solidarietà” per raccogliere fondi da destinare a opere di beneficenza e a varie associazioni del territorio. D’estate, poi, proponiamo una “gita sociale” aperta a tutti gli iscritti della sezione, che, tra le diverse mete, ci ha permesso di visitare Mantova, Torino, Trento e il Lago Maggiore. I membri del direttivo sono infine impegnati in attività di sensibilizzazione sull’importanza della donazione durante le feste del paese e nelle scuole elementari e medie della Lombardia».

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