dopo il rogo

L’arcivescovo Delpini dopo l’incendio alla Bernaga: “Tutto distrutto, ma le suore sono salve”

"In questo disastro voglio esprimere la solidarietà di tutta la Chiesa Ambrosiana e la mia vicinanza e preghiera. So che le monache continueranno a pregare e la fiducia in Dio sarà l’incoraggiamento più necessario", il commento dell'arcivescovo

L’arcivescovo Delpini dopo l’incendio alla Bernaga: “Tutto distrutto, ma le suore sono salve”

Sono parole di rammarico e dispiacere, ma anche piene di conforto e sollievo, quelle con cui l’arcivescovo di Milano Mario Delpini ha voluto commentare il terribile incendio che sabato sera ha colpito il monastero della Bernaga a La Valletta Brianza.

L’arcivescovo Delpini interviene dopo l’incendio alla Bernaga

“Come riportato dagli organi di informazione, la sera di sabato scorso, 11 ottobre 2025, un incendio ha quasi completamente distrutto il Monastero della Bernaga a Perego, frazione di Valletta Brianza: della comunità facevano parte 22 monache Romite Ambrosiane, tutte sopravvissute incolumi e ora ospitate altrove. In questo Monastero, la cui fondazione risale al 1628, nel 1998 ricevette la sua prima comunione Carlo Acutis, il giovane ambrosiano canonizzato lo scorso 7 settembre” si legge in un breve comunicato diffuso dall’Ufficio per le Comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di Milano.

“Le monache Romite Ambrosiane dell’Ordine di Sant’Ambrogio ad nemus sono tutte salve! Non ci sono state ferite! È stato un grande sollievo, mentre si vedono e si rivedono le fiamme impressionanti che hanno avvolto l’antico monastero recuperato nel 1963 come casa per la nuova fondazione delle Romite – ha commentato Delpini, portando conforto alle religiose – L’incendio spietato ha distrutto un patrimonio di documentazione, di segni di devozione, quei pochi effetti personali di cui vivono le monache”.

Delpini: “Solidarietà e preghiera”

“In questo disastro voglio esprimere la solidarietà di tutta la Chiesa Ambrosiana e la mia vicinanza e preghiera. So che le monache continueranno a pregare e la fiducia in Dio sarà l’incoraggiamento più necessario – si conclude la nota – San Paolo VI che ha incoraggiato Madre Candida nella fondazione, san Carlo Acutis che nel monastero ha ricevuto giovanissimo la Prima Comunione, Madre Candida e le altre romite sepolte nel cimitero interno al monastero certo continuano ad essere vicini alle monache. E in questo momento di spavento e di dolore, di precarietà e di incertezza sul futuro, le monache possono essere certe della prossimità, della solidarietà, della assistenza dei tanti amici della Bernaga e di tutti noi”.