Cronaca
Lutto

L'alpino Luciano Agnesina è andato avanti

La comunità di Lomagna addolorata per la scomparsa dell'85enne, impegnato anche come volontario

L'alpino Luciano Agnesina è andato avanti
Meratese Aggiornamento:

Una vita dedicata ai suoi affetti più grandi, dalla famiglia al Gruppo Alpini, che è sempre stato la sua seconda casa. Si è spento nella serata di domenica nella Rsa di Villa d’Adda dove si trovava da qualche tempo ricoverato Luciano Agnesina.

L'alpino Luciano Agnesina è andato avanti

Ottantacinque anni, originario del Piemonte, si era trasferito a Lomagna con la famiglia da piccolino e lì aveva trascorso la sua intera vita. Per anni aveva lavorato come operaio alla Peg-Perego e con la sua adorata Silvana aveva messo su casa in via Pascoli, dopo il matrimonio nel 1966.
«La nonna ha dedicato gli ultimi vent’anni della sua vita a lui – ricorda l’affezionato nipote Lorenzo Maria Cantù – Nel 2001, infatti, aveva avuto un ictus, ma si era ripreso bene ed era tornato a guidare e a dedicarsi a tutte le sue passioni».

Era stato tra i fondatori del gruppo Alpini e anche capogruppo

Proprio le passioni erano state il motore della vita di Luciano Agnesina, conosciutissimo in paese per il suo impegno a favore della comunità. «Nel 1967 era stato tra i fondatori del Gruppo Alpini di Lomagna, per il quale ha ricoperto, a fasi alterne ma per tanti anni, il ruolo di capogruppo – spiega il nipote – Ha contribuito alla costruzione dell’attuale baita e ha condiviso questa passione anche con mia nonna, che era volontaria in cucina in tutte le iniziative degli Alpini».

Era vicino al Gruppo Sportivo e volontario al bar

Negli anni la sua passione per lo sport, dalla caccia al calcio (era tifoso del Torino), passando per le bocce e la bicicletta, lo aveva avvicinato al Gruppo Sportivo, di cui era un grande sostenitore. «Era anche volontario al bar – continua il nipote - Io lo ricordo ancora dietro all’affettatrice in occasione delle varie feste che aiutava a organizzare».
Socievole, sempre disposto a scambiare qualche parola e un sorriso, a Lomagna era conosciuto e benvoluto da tutti: «In paese ha trascorso tutta la sua vita, sia a livello familiare che professionale ma anche nell’ambito dell’associazionismo. Lo conoscevano tutti, quasi quanto il sindaco o il parroco».
Lucido fino all’ultimo momento, era un lettore appassionato del Giornale di Merate e un fan delle parole crociate.
«A casa abbiamo tanti ritagli di giornale che amava conservare e fino all’ultimo in Rsa aveva con sé l’enigmistica. Amava essere informato e tenersi aggiornato su tutto, in particolare su quello che succedeva in paese» ricorda il nipote.
Luciano Agnesina lascia, oltre alla moglie Silvana, le figlie Mirella e Nicoletta, molto conosciuta in quanto maestra alla scuola dell’infanzia di Lomagna, i generi Marcello e Cristiano e I nipoti Lorenzo Maria, Andrea e Giulia. I funerali verranno celebrati domani, mercoledì, alle 15 in chiesa parrocchiale e la salma poi proseguirà verso il luogo della cremazione.
A ricordarlo a chi l’ha conosciuto una bella foto col cappello da alpino, come Luciano Agnesina aveva espressamente richiesto ai suoi familiari: «E’ stato un suo desiderio, ne era molto orgoglioso».

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