denunciato e processato

Ladro si trattiene a mangiare le arance: arrestato

Una vicenda incredibile raccontata dalla vittima, un 81enne residente in via Como a Merate

Ladro si trattiene a mangiare le arance: arrestato
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Anziano sorprende il ladro in cucina che si trattiene a mangiare le arance: arrivano i carabinieri e lo arrestano.
Anziché fuggire, dopo essere stato sorpreso dall’anziano proprietario di casa, si trattiene per una scorpacciata di arance, venendo poco dopo arrestato dai carabinieri.

Ladro in cucina si ferma a mangiare arance

Una vicenda che ha dell’incredibile quella avvenuta nella notte di mercoledì 18 gennaio in via Como, zona di Merate che torna al centro delle cronache appena due settimane dopo il drammatico investimento in cui aveva perso la vita l’alpino cernuschese Carlo Fumagalli. L’abitazione di G.B., l’81enne proprietario di casa, si trova infatti a pochi metri dal punto in cui Fumagalli era stato investito da un’auto, morendo sul colpo. A raccontare quanto accaduto lo scorso mercoledì notte, descrivendo i particolari di un’incursione dei ladri a tratti maldestra, è l’anziano proprietario.

L'anziano proprietario ha raccontato la vicenda

«Probabilmente all’inizio erano in due, poi uno deve essere scappato prima di entrare in casa – ha spiegato la vittima – Devono aver scavalcato la recinzione in qualche punto del giardino, che condivido con le abitazioni dei miei nipoti. Da loro non devono essersi nemmeno avvicinati, vedendo gli impianti di antifurto. Così devono essersi avvicinati alle auto, una delle quali era aperta con le chiavi all’interno. Se avessero voluto, c’era anche il telecomando per aprire il cancello e avrebbero potuto tranquillamente rubarla. Però hanno preso solo alcune cuffie senza fili che non abbiamo più trovato, probabilmente perché tenute dal ladro che è scappato. Si sono avvicinati alla mia casa e hanno trovato il modo di accendere le luci dell’albero di Natale, riuscendo in questo modo ad individuare il pulsante che apre il cancello. A questo punto penso che uno dei due sia scappato. Quello che è rimasto è riuscito ad aprire la tapparella dall’esterno, forse con l’aiuto di un pezzo di ferro, e poi ha rotto il vetro della finestra del ripostiglio».

L’81enne, che in quel momento stava dormendo nella sua camera da letto, al primo piano della villa, viene svegliato dal rumore del vetro andato in frantumi.

«Lì per lì ho pensato che qualcuno stesse facendo casino in strada, come spesso succede – ha proseguito G.B. - Non ci ho dato molto peso, ma per qualche minuto sono rimasto sveglio nel letto, non riuscendo più ad addormentarmi. Poi però ho visto la luce della cucina accendersi e ho capito che qualcuno era entrato. Ho preso il cellulare e mi sono avvicinato alla cucina. E quindi me lo sono ritrovato di fronte... D’istinto mi sono chiuso in camera e ho iniziato ad urlare, cercando di allertare mio nipote che abita al primo piano, che però non ha sentito. Poco dopo ho chiamato il 112, chiedendo ai Carabinieri di intervenire. Tremavo dalla paura, perché temevo che potesse sfondare la porta e aggredirmi».

E invece, a quanto pare, il ladro che poco dopo è stato arrestato e identificato dai militari, era più innocuo del previsto. «I Carabinieri sono arrivati in pochi minuti e sono entrati anche loro da una finestra – ha continuato ancora l’81enne – Lo hanno trovato nel ripostiglio mentre mangiava le arance che avevo preso il giorno prima. Si è fatto anche un panino con il salmone affumicato. Quando lo hanno ammanettato rideva, quasi non gli importasse nulla. Era un ragazzo giovane, con capelli alla moda e abbastanza alto. Non so se si fosse drogato prima di fare quello che ha fatto. Se si fosse presentato alla mia porta chiedendomi da mangiare, di certo qualche arancia e un panino non glielo avrei negato».

Denunciato e processato un classe 2000

L’individuo è stato denunciato e processato per direttissima nella mattinata di giovedì 19 gennaio. Si tratta di S.S., senza fissa dimostra, nato in Egitto nel 2000, trovato in possesso durante la perquisizione di oggetti di poco valore e la chiave di una Dacia, l’auto trovata aperta nel cortile.

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