Montevecchia

La lettera di Mascheroni in ricordo dell'amico Agostino Bossetti

Lo storico volontario morto a causa del Coronavirus.

La lettera di Mascheroni in ricordo dell'amico Agostino Bossetti
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E' una lettera carica di gratitudine, di commozione e di affetto, quella che Eugenio Mascheroni, ex sindaco e storico presidente del Parco di Montevecchia ha dedicato all'amico Agostino Bossetti, deceduto la scorsa settimana a causa del Coronavirus. A renderla pubblica è stato, ieri sera, il sindaco Franco Carminati, che ha voluto ribadire il suo ricordo di un grande volontario. "Senza Agostino Bossetti oggi non ci sarebbe Montevecchia, attorno alla sua gentilezza e umiltà è nata una comunità che noi tentiamo di rappresentare".

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La lettera per Agostino Bossetti

Ecco il testo integrale della lettera che Eugenio Mascheroni, storico sindaco e presidente del Parco di Montevecchia, ha mandato al primo cittadino Carminati in ricordo dell'amico scomparso.

Caro Sindaco,
ieri è mancato Agostino Bossetti.
Il virus che colpisce le “fasce deboli” ha colpito Agostino che debole non è mai stato.
Un grande, un forte che ha dedicato tutta sua vita agli altri.
Ha cominciato da giovane a Montevecchia occupandosi delle ACLI, della Parrocchia, dei cittadini di Montevecchia che allora non era ancora Comune autonomo.
Poi, con la ricostituzione del Comune di Montevecchia (1967), è entrato nella lista della DC per le elezioni amministrative convincendo, con Carlambrogio Brivio, anche me a farne parte.
Con lui ho conosciuto tutte le famiglie di Montevecchia, visitandole a una a una, per raccogliere le loro esigenze e per impostare quel programma di rinascita della comunità e per la realizzazione di opere e servizi essenziali ai cittadini.
Mi diceva “Tu hai moglie e figli, ma ora la tua famiglia è tutta Montevecchia.”
Con questo spirito Agostino ha partecipato all’impostazione del programma, all’avvio dello stesso e ai primi interventi.
Dopo 4 anni di impegno a Montevecchia ha “allargato” la sua famiglia all’Africa con l’associazione Mondo Giusto.
Noi nel nostro piccolo abbiamo continuato a lavorare per Montevecchia, lui con un grande cuore ed un amore infinito per i veri poveri ci ha lasciato per recarsi in Africa.
Ricordo le sue lettere mensili scritte su una specie di carta velina, in cui ci parlava delle sue esperienze e dei suoi progetti e della loro realizzazione.
Noi, rimasti qui, (e per “noi intendo tutta Montevecchia) abbiamo sempre cercato di aiutarlo con raccolta fondi ed invio di materiale.
Ci è mancato molto Agostino qui Montevecchia ma abbiamo capito che il suo grande cuore puntava veramente ala servizio delle popolazioni che nulla avevano rispetto a noi.
Ti prego quindi, caro Franco, nel prossimo “Montevecchia Informa” (che tra l’altro è soprattutto con lui e Carlina che è stato inaugurato) di volere rappresentare la figura di Agostino perché anche i giovani a Montevecchia e le famiglie che sono arrivate successivamente in paese, possano trovare dal suo esempio le forze e l’entusiasmo per una ricostruzione che si renderà necessaria, a causa dei recenti problemi sanitari, anche a Montevecchia.
Contemporaneamente ti prego di ringraziare a nome di tutti noi i famigliari di Agostino ed assicurare loro che rimarrà sempre nei nostri cuori.
Eugenio

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