Un messaggio di speranza

La chiesa di Monticello si illumina del tricolore

La parrocchia di Sant'Agata ha voluto lasciare un messaggio di speranza e solidarietà nell'emergenza Coronavirus.

La chiesa di Monticello si illumina del tricolore
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Un messaggio di unità e solidarietà per l'emergenza Coronavirus nel segno del tricolore. Così può essere definita l'iniziativa della parrocchia di Monticello Brianza che, sulla scia di quanto fatto in precedenza per il santuario di Montevecchia, ha illuminato del tricolore italiano la chiesa di Sant'Agata. Un vero e proprio appello alla speranza in un periodo di grande difficoltà sanitaria ed economica.

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Don Marco Crippa: «Il tricolore ci rende uniti e solidali»

Il parroco di Monticello Don Marco Crippa, dopo aver specificato che la parrocchia di Sant'Agata ha voluto seguire le orme del santuario di Montevecchia, ha voluto spiegare, tramite un apposito post pubblicato sul sito dell'oratorio, il senso dell'iniziativa.

«Questo tempo è duro e drammatico: è qualcosa che non è solo sotto gli occhi di tutti, ma è nella carne di ciascuno. Ed è parsa una buona idea quella di riempire il buio della notte con i colori della bandiera italiana a richiamare la necessità di sentirci uniti e di sentirci solidali. Ci si salva tutti o non si salva nessuno. E come ieri ci ha richiamato papa Francesco: non ci si salva da soli. E oltre al patrio richiamo all’unità nazionale, è parsa anche una buona idea quella di stendere nel buio della sera e della notte un tricolore di luce proprio sulla Chiesa nel desiderio di affidare alle mani del Signore la nostra nazione, quasi a consegnare a lui questo tempo, le nostre vite, le nostre famiglie - recita il post - Siamo chiamati come i nostri nonni ad una resistenza a cui non eravamo pronti. Non abbiamo ancora finito di resistere. Ma lo faremo tutto il tempo che serve, per essere pronti quando tutto sarà andato davvero bene, ad esserci, fieri di esserci stati e di esserci stati insieme. Non ci vogliamo stancare di affidarci con le parole del papa: “Svegliati Signore!”. Abbiamo bisogno di Te e non ci vergogniamo a chiedertelo. Non ci stancheremo di supplicarti di non abbandonare nessuno, impegnandoci in prima persona a fare lo stesso. Per ciascuno e per tutti, non ci muoveremo da qui, finché non ci darai ascolto»

 

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