Rintracciato dai Carabinieri

Investe un ciclista e lo lascia a terra agonizzante

E' successo lungo Strada provinciale 155 tra Filago e Madone, nell'Isola Bergamasca. La vittima è in gravissime condizioni

Investe un ciclista e lo lascia a terra agonizzante
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Lesioni stradali gravissime, fuga e omissione di soccorso: sono queste le accuse mosse nei confronti di un 24enne che nella serata di lunedì 27 novembre ha investito un ciclista e lo ha lasciato a terra agonizzante lungo la Strada provinciale 155 tra Filago e Madone, nell'Isola Bergamasca.

Investe un ciclista e lo lascia agonizzante

Stando alla ricostruzione dei fatti, il giovane residente a Filago, intorno alle ore 22.30 del 25 novembre, mentre era alla guida della sua autovettura percorreva la Sp155 da Filago verso Madone: lungo un tratto di strada privo di illuminazione ha improvvisamente un uomo in sella alla sua bicicletta e si è dato alla fuga.

A seguito del forte impatto, il ciclista è stato sbalzato dalla bici finendo nella campagna sottostante. E' rimasto agonizzante e al freddo per tutta la notte.

La mattina successiva i Carabinieri di Brembate, grazie ad un passante che ha contattato il 112, sono giunti sul luogo del sinistro insieme ai sanitari del 118, e hanno individuato la vittima, un 40enne originario del Marocco e residente a Bonate Sotto, in condizioni drammatiche. Ad una decina di metri di distanza è stata trovata la bicicletta.

L’uomo è stato trasportato in codice rosso all’ospedale di Bergamo, in pericolo di vita per il grave trauma cranico riportato a cui si aggiungeva l’ipotermia dopo una notte trascorsa in un fossato con temperature vicine allo zero.

Indagini grazie alle telecamere

Le accurate indagini dei Carabinieri, immediatamente avviate, erano rese difficoltose dall’assenza di qualsiasi indizio sul luogo dell’investimento. Inoltre, alcuni sistemi di videosorveglianza, quelli più prossimi all’area dell’evento, non fornivano alcun dato utile.

Grazie alla minuziosa verifica di tutte le telecamere utili, anche quelle più distanti, posizionate comunque sulle diverse possibili vie di accesso e di fuga dell’autovettura investitrice, consentivano, dopo oltre 24 ore di ininterrotti e accuratissimi accertamenti, di individuare il mezzo sospetto, che l’incosciente giovane aveva ricoverato nel suo box sperando di farla franca.

La vittima si trova in terapia intensiva, in prognosi riservata.

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