città sicure, città violente

Indice della criminalità 2024: Lecco al 69 posto. Aumenta la sicurezza

Sono state 9.956 le denunce presentate nella nostra provincia, ovvero 2984,6 ogni 100mila abitanti

Indice della criminalità 2024: Lecco al 69 posto. Aumenta la sicurezza
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Quali sono le città più sicure dove vivere? Dove vengono denunciati più reati? Quali sono i capoluoghi e i territori più violenti? Per rispondere a queste domande anche quest'anno la redazione del Sole 24 Ore ha pubblicato l'indagine sull'Indice della Criminalità. Uno studio, basato sui dati forniti dal Viminale. E nel report Lecco figura al 59esimo posto nella classifica generale con 10 posizioni di differenza rispetto allo scorso anno (qui la fotografia della situazione del 2023).

Questo significa che la provincia di Lecco è più sicura rispetto al 2023, almeno secondo questa ricerca.

Indice della criminalità 2024: Lecco al 69 posto. Aumenta la sicurezza

Le grandi metropoli turistiche Milano, Roma e Firenze si confermano anche quest'anno le peggiori nell’Indice della Criminalità 2024 del Sole 24 Ore. Anche la top 10 è popolata da grandi città e mete turistiche. A livello nazionale le denunce sono in aumento per la prima volta dal 2013, con una crescita del 3,8% rispetto al 2022, con particolare aumento dei reati violenti: omicidi, percosse, lesioni e rapine.

Ma come si calcola la sicurezza di una città? La classifica annuale del quotidiano economico che fotografa i delitti commessi e denunciati sul territorio nell’anno precedente, in rapporto alla popolazione residente. 9.956 le denunce presentate nel Lecchese, ovvero 2984,6 ogni 100mila abitanti (l'anno scorso erano state 10.070 ovvero 3.032,7 ogni 100mila abitanti).

Due gli omicidi consumati, uno in più rispetto al 2023, mentre come nel 2023 si registra un tentato omicidio. 10, e sono in aumento, le denunce per omicidio colposo, così come sono in aumento le denunce per violenze sessuali, 29 in tutto. Fortunatamente non risultano denunce per infanticidi o sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile. Sempre per i reati violenti sono state registrare più rapine: 110 in tutto quelle per le quali è stata sporta denuncia.

In aumento rispetto allo scorso anno i furti con strappo, 37 in tutto e anche i furti con destrezza, 224. In generale però i furti diminuiscono: ne sono stati denunciati 3.659, uno ogni 1.096,9 abitanti. Calano le minacce, 335 in tutto quelle denunciate, ma aumentano le percosse, 125.

In calo le lesioni dolose, 297 e pure gli incendi, 27.

Un grave problema sono i danneggiamenti: 1.557 quelli denunciati, ovvero 466,8 ogni 100mila abitanti, dato in crescita rispetto allo scorso anno.

41 le denunce per spaccio , in aumento; altrettante quelle per estorsioni, ma in questo caso sono in calo. Nessun caso di usura o contrabbando denunciato e diminuiscono i reati informatici, 190

Per quanto riguarda la malavita organizzata non risultano denunce per associazione di tipo mafioso e associazione per delinquere.

Milano maglia nera

Milano si conferma la città con il maggior numero di reati denunciati nel 2023, con oltre 7mila segnalazioni ogni 100mila abitanti nel 2023. Nel capoluogo lombardo, da anni in cima a questa classifica, le denunce sono in crescita del 4,9% rispetto al periodo pre-pandemia, con picchi di furti e rapine. È terza per violenze sessuali e quinta per reati connessi agli stupefacenti. Fabio Roia, presidente del Tribunale di Milano, commenta al Sole 24 Ore: «Apparentemente c’è questo triste primato, ma non mi sento il presidente del tribunale di Gotham city. C’è un forte problema di risorse: in polizia e carabinieri risultano carenze di organico importanti. Le scarse denunce in altre aree del Paese possono significare che il controllo del territorio sia appaltato a realtà alternative allo Stato».La capitale registra un incremento delle denunce del 16,7% rispetto al 2019 e del +11% rispetto al 2022, con furti e reati predatori a fare da traino, ma anche reati connessi agli stupefacenti. Rispetto alla crescita di questi numeri l’ex procuratore di Milano, Francesco Greco, ora delegato alla sicurezza per il Comune di Roma, sottolinea al Sole 24 Ore: «Aumentano i reati ma anche la fiducia delle persone, più propense a denunciare. Dalle statistiche non emerge una vera emergenza sul lungo periodo ma il numero di reati violenti è alto e i cittadini si sentono insicuri. Stiamo investendo in forme di videosorveglianza che utilizzeranno l’Ai: l’algoritmo ci invierà segnalazioni a cui potremo rispondere in modo tempestivo». Firenze torna sul podio della criminalità, trainata da un aumento delle rapine in strada, cresciute del 56% rispetto al 2022. La sindaca Sara Furnaro collega questo aumento all’abuso di nuove droghe, come spiega al Sole 24 Ore: «I problemi sono in parte collegati all’aumento dell’uso di alcuni stupefacenti come il crack». La situazione impone misure urgenti, eppure il fenomeno sembra legato anche al flusso turistico: le grandi città, meta di milioni di visitatori ogni anno, vedono crescere i reati predatori e violenti.

Un'altra novità dell’edizione 2024 è l'analisi dell'incidenza delle città metropolitane sul totale delle denunce. Il 30% dei reati in Italia nel 2023 è stato segnalato proprio nei 14 capoluoghi principali, con Milano e Roma che da sole rappresentano il 15% del totale. La top 10 della classifica è popolata da grandi città e mete turistiche: Firenze (3ª), Rimini (4ª), Torino (5ª), Bologna (6ª), Prato (7ª), Imperia (8ª)e Livorno (10ª). Napoli (12ª), invece, cede il posto a Venezia (9ª) tra le prime dieci province per numero di reati registrati nel 2023. A incidere sul trend delle denunce sono anche le presenze temporanee o turistiche, che tuttavia non rientrano tra i residenti usati come parametro. Per il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: «I reati più violenti sono dovuti a una circolazione troppo facile delle armi. Bisogna investire in politiche sociali e sanitarie, non solo nei presidi».

Le città più sicure secondo l'Indice della criminalità 2024

In controtendenza rispetto ai grandi centri urbani, le province di Oristano, Potenza e Treviso risultano essere le più sicure d’Italia, posizionandosi in fondo alla classifica. Qui le denunce sono decisamente inferiori, segno di un maggiore controllo del territorio o, come suggerisce Roia, di un fenomeno diverso: una possibile omertà o l'assenza di un’efficace azione dello Stato.

L’Indice di criminalità, che costituisce una delle tappe di avvicinamento all’indagine sulla Qualità della vita 2024 del Sole 24 Ore, è consultabile sul sito internet del Sole 24 Ore. Per oltre 20 tipologie di illecito, provincia per provincia, è possibile conoscere il trend storico e l’incidenza delle denunce ogni 100mila abitanti. I dati sono disponibili dal 2018 al 2023.

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