Incidenti mortali, in Bergamasca sono già 57 i morti contro i 44 di tutto il 2024. Non si contano gli incidenti, anche gravi e con feriti che si ripetono ogni giorno sulle nostre strade. Al 10 di novembre 2025 la tristissima statistica dice che sono già 57 i morti bergamaschi sulla strada (contro i 44 di tutto il 2024) e a questi vanno aggiunte 8 persone residenti fuori provincia, decedute sulle strade bergamasche.
Incidenti mortali, in Bergamasca già 57 i morti contro i 44 di tutto il 2024
Le cifre sono agghiaccianti e ciò che lascia sconvolti e pieni di domande è come i drammi che si susseguono scivolino via senza suscitare qualche sussulto di coscienza sui comportamenti individuali quando si è alla guida dopo notizie di lutti e ferimenti, alcuni dei quali con conseguenze che segneranno a vita. Purtroppo non colpiscono neppure le immagini con grovigli di lamiere ai bordi delle carreggiate, in attesa dei mezzi di soccorso o di rimozione dei rottami.
Paradossale vedere spesso dopo incidenti, anche in autostrada, conducenti di autoveicoli e curiosi che si fermano a fotografare, con rischi di ulteriori incidenti: possibile non lasciarsi scalfire dalle scene di cui si è testimoni diretti o indiretti? Prima ancora che con il deterrente delle sanzioni c’è qualcosa che s’è inceppato nella cultura e va corretto con urgenza per la salvaguardia delle vite umane.
Valerio Bettoni, presidente dell’ACI di Bergamo, non usa mezzi termini di fronte agli avvenimenti che si ripetono in continuazione: “A metà del prossimo dicembre sarà passato un anno dall’entrata in vigore del nuovo Codice della strada. Dovrebbe essere intervenuto un cambio di atteggiamento, di mentalità. Si assiste invece al perdurare di condotte intollerabili, infrazioni, eccessi, abusi con alcol e droghe che causano lutti, spesso di innocenti. Preoccupa da tempo lo scollamento che s’è creato tra l’autorità ed estesi strati della società civile, ma deve far riflettere e non poco il distacco che esiste tra l’informazione e l’opinione pubblica. Quelli visti in televisione o sui giornali sono incidenti che scuotono o dovrebbero scuotere la gente perché in strada ci andiamo tutti. Si impone un cambio di mentalità da promuovere su più versanti: con l’educazione nelle scuole e con la prevenzione a tutto campo e con l’intensificazione dei controlli, di giorno e di notte, attraverso le forze dell’ordine e puntando decisamente sui mezzi tecnologici per debellare la diffusa persuasione di farla franca”.
Poi ancora: “Si deve prendere consapevolezza che la velocità e le distrazioni da telefonini e simili abbassano il tempo di reazione in chi guida. Il nuovo Codice c’è ed è anche molto severo nel colpire i trasgressori seriali. L’ACI di Bergamo sta ora mettendo a punto una campagna informativa e formativa, nelle scuole e oltre, per sensibilizzare tutti gli utenti della strada, dai pedoni in su e dalla città ai paesi”.