Incidente mortale, perde la vita noto architetto
E' successo nel pomeriggio di ieri, domenica, all’altezza di una curva. La vittima, in sella alla sua moto, è finita contro un’auto
Incidente mortale, perde la vita noto architetto. E’ spirato all’arrivo al pronto soccorso dell’ospedale San Gerardo di Monza Patrik Spreafico, 50enne architetto residente a Renate ma originario di Nibionno, papà di tre figli, rimasto vittima di un terribile incidente lungo via Rivabella a Besana in Brianza.
Incidente mortale, perde la vita noto architetto
La tragedia si è consumata nel pomeriggio di ieri, domenica 3 novembre 2024. Il professionista viaggiava in sella alla sua moto verso Renate quando, passate da venti minuti le 16, si è scontrato frontalmente con un’auto in marcia nella direzione opposta. L’incidente è avvenuto una manciata di metri prima dell’incrocio semaforico con via San Camillo, a ridosso di una curva. Un impatto devastante che ha pesantemente danneggiato i due mezzi coinvolti.
Inutile il trasporto in ospedale
In via Rivabella sono giunte a sirene spiegate l’ambulanza della Croce Bianca di Besana e l’automedica, attivate in codice rosso. Dopo le prime cure sul posto, il centauro è stato trasportato in condizioni disperate al San Gerardo dove purtroppo è morto. La dinamica del sinistro è ora al vaglio dei Carabinieri della Compagnia di Seregno presenti domenica per regolare il traffico ed effettuare i necessari rilievi.
"Sono sgomenta e incredula dalla tristissima notizia della prematura e improvvisa scomparsa del carissimo Arch. Spreafico Patrik - commenta Laura Di Terlizzi, sindaco di Nibionno - Il mondo dell'architettura perde un grandissimo professionista e la comunità perde una persona dai grandi valori e sentimenti. In questi tre anni di mandato abbiamo lavorato spessissimo insieme e lo stavamo facendo anche in questo momento con la progettazione di molte opere per il nostro paese. Personalmente mi sono affidata a Patrik e al suo studio per la grande stima personale e professionale che ho sempre avuto di lui e perché aveva il mio stesso modo di concepire le opere e la grandissima serietà nella conduzione e direzione delle stesse. Perdo un architetto, un professionista ma soprattutto un carissimo amico e cui mi sono affezionata sempre più, una persona eccezionale. Esprimo il mio cordoglio più sentito alla famiglia e quello di tutta la Comunità Nibionnese e stringo soprattutto il fratello Stefano in un forte abbraccio".