Vittima della strada

Incidente mortale, i ricordi della giovane Silvia Brambilla

Il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni si è fatto interprete del dolore dell'intera città

Incidente mortale, i ricordi della giovane Silvia Brambilla
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"Desidero esprimere a nome dell'intera comunità lecchese le più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici di Silvia Brambilla, giovane lecchese che ha perso la vita in un drammatico incidente d'auto lungo la Statale 342". Sono queste le parole scritte dal sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, che si è fatto pubblicamente interprete del dolore che ha colpito la città nella giornata di ieri.

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Lo strazio per una vita spezzata nel fiore degli anni in circostanze così  tragiche. Silvia Brambilla brillante e impegnata, bellissima e dolce, molto conosciuta a Lecco, era in macchina con papà Massimo al quale il sindaco ha rivolto parole di sostegno. "Un pensiero di vicinanza sincera al papà di Silvia, l'architetto Massimo Brambilla, anch'egli coinvolto nell'incidente e ricoverato all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo".

Il professionista è stato infatti ricoverato nel nosocomio orobico con diverse ferite. Secondo alcune testimonianze l'uomo non abbia mai perso conoscenza, le sue condizioni sono state considerate estremamente gravi con il trasporto in ospedale in codice rosso.

Devastante infatti l'impatto tra l'Audi guidata dall'architetto e designer e un camion fermo lungo la carreggiata della Statale 342 che padre e figlia stavano percorrendo in direzione Bergamo. Il mezzo era in panne e  papà Massimo, quando lo ha visto,  ha tentato di  sterzare  sinistra per evitarlo.

Ma l'Audi, che sembra non viaggiasse ad alta velocità ha comunque impattato contro lo  spigolo posteriore sinistro del rimorchio. Quindi la vettura è finita contro il new jersey di cemento sulla seconda corsia.

Silvia, che era seduta sul sedile passeggeri, è morta sul colpo, vicina al suo papà.

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