Il piromane di Brivio avvistato dai soci Pro Loco
Si è spacciato per un agente dei servizi segreti, poi è ripassato con in mano una tanica di benzina
E’ entrato nella sede di Pro Loco spacciandosi per un agente dei servizi segreti e chiedendo dove potesse trovare alcune persone di Brivio, poi è ripassato qualche minuto dopo con in mano una tanica di benzina. Alla richiesta di spiegazioni dei volontari ha risposto, lapidario: «Li sto cercando per bruciarli».
Il piromane di Brivio avvistato dai soci Pro Loco
Ha dell’assurdo la storia raccontata dal presidente di Pro Loco Roberto Bonfanti, che dopo l’articolo uscito settimana scorsa sul nostro Giornale riguardo il piromane che ha preso di mira piazzetta Sinagoga, a pochi passi del centro storico del paese e della sede del sodalizio, in via Cesare Cantù, ha condiviso la preoccupante esperienza vissuta da alcuni volontari.
«Era una sera di fine aprile (quindi qualche giorno prima che il piromane agisse per la prima volta in piazzetta Sinagoga, ndr). Io non ero presente, ma alcuni consiglieri di Pro Loco mi hanno raccontato quello che è successo - ha spiegato Bonfanti - E’ entrato un signore in sede e ha detto di essere un agente dei servizi segreti. Ha detto di star cercando alcune persone, dando anche dei nomi, che da quello che sapeva vivevano lì vicino».
I volontari gli hanno detto di non conoscere le persone che cercava e l’uomo se n’è andato, ma poco dopo è tornato in sede chiedendo ancora dove potesse trovarle.
«A quel punto i soci presenti hanno capito che la situazione era strana e gli hanno detto di nuovo di non sapere chi fossero quelle persone. Lui se n’è andato, ma tempo un quarto d’ora e lo hanno visto passare in strada fuori dalla sede con in mano una tanica di benzina. Lo hanno fermato e gli hanno chiesto cosa stesse facendo e lui ha risposto semplicemente “Li sto cercando per bruciarli”. Non possiamo sapere con certezza se si tratti della stessa persona che ha poi dato fuoco alla porta in piazzetta Sinagoga, però è stato di sicuro un episodio particolare».
I consiglieri, preoccupati, hanno immediatamente chiamato il 112 e sul posto in pochi minuti sono arrivati i Carabinieri, che hanno intercettato e fermato l’uomo prima che potesse raggiungere il proprio obiettivo.
Anche in questo caso, secondo molti, il responsabile, un signore abbastanza in là con gli anni, sarebbe lo stesso che nel giugno 2020 aveva dato fuoco alle porte del municipio. Un volto noto quindi alle forze dell’ordine, che dopo l’episodio fuori della sede di Pro Loco si sono trovate a dover intervenire diverse volte nella vicina piazzetta Sinagoga, prima, a metà maggio, per l’incendio riuscito della porta di un’abitazione privata e poi per diversi altri tentativi, sempre ad opera della stessa persona.
L’ipotesi ad oggi più accreditata è quella di una ritorsione contro un presunto spacciatore. Se anche non ci sono certezze che l’uomo che si è presentato in sede Pro Loco sia lo stesso che sta generando il panico fra i residenti di piazzetta Sinagoga con i suoi continui tentativi d’incendio, le descrizioni fatte dai testimoni sembrerebbero indicare un unico responsabile.