Passaggio di consegne

Il canile di Merate cambia gestione dopo 20 anni

Ad occuparsi della struttura di via Cà Rossa non sarà più la Lega del Cane, che in una lettera piena di nostalgia ha ringraziato i suoi volontari, ma la sezione locale dell'Enpa

Il canile di Merate cambia gestione dopo 20 anni
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La Lega del Cane lascia la gestione del canile di Merate dopo 20 anni. A darne annuncio, lunedì pomeriggio, i volontari dalle pettorine blu attraverso una lettera carica di coinvolgimento emotivo.

Lega del Cane lascia il canile di Merate, al suo posto l'Enpa

La gestione della struttura di via Cà Rossa passera nelle mani della sezione meratese dell’Enpa.

«Con rammarico dobbiamo comunicare che la Lega del Cane non sarà più presente nel canile di Merate – scrivono i volontari della LEga del Cane - Dopo vent’anni di sacrifici, di ansie, di fatica, ma ampiamente ricompensati da altrettanto amore che i nostri cani hanno saputo donarci, togliamo la targa con il nostro logo e ci chiudiamo per l’ultima volta il cancello alle spalle. Un cancello che ci ha visti entrare a tutte le ore del giorno ed anche della notte, quando qualche animale stava male o i cuccioli dovevano essere allattati. Quel cancello che si è aperto sempre, da vent’anni tutti i giorni, feriali e festivi, grazie ai nostri generosi volontari che hanno preferito rinunciare a vacanze e festeggiamenti pur di aiutare e stare vicini ai loro amati animali».

Non mancano, nella lettera di commiato, uno sguardo nostalgico al passato e una nota polemica rispetto all’avvicendamento nella gestione del canile.

«Abbiamo iniziato il nostro operato in un canile con tante criticità e con fatica siamo andati avanti, creando una piccola nursery, improvvisando un ambulatorio. Ci siamo arrangiati procurandoci l’indispensabile e ricorderemo sempre la prima visita che la nostra veterinaria fece ad un cagnolino, su un tavolo sbilenco nel cortile. Ci sarebbe tanto altro da dire, però noi siamo volontari umili ma dignitosi e preferiamo dedicare il nostro tempo in favore di animali bisognosi, evitando diatribe poi inutili, perché chi non ha orecchie per sentire e occhi per vedere, non ha nemmeno il cuore per rendersi conto di essersi comportato con ingratitudine».

«Al nostro ingresso trovammo solo mucchi di stracci macerie e topi - conclude la Lega del Cane - Oggi ce ne usciamo a testa alta, lasciando in dono ai nostri cani 2 tonnellate di cibo secco, 300 kg cibo umido, due frigo, tre lavatrici, due asciugatrici, tre tosaerba, dieci cucce nuove coibentate, 25 portalampade riscaldanti, e ancora 200 ciotole acciaio, 1 tosatrice, tavoli, coperte calde ed altro ancora. Abbiamo ripulito, riassettato, salutato e baciato tutti loro. Vi salutiamo tutti, volontari, adottanti e le tante centinaia di pelosi cui abbiamo trovato una famiglia sicura».

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