Tragedia sfiorata

Ha un malore in campo, il compagno di squadra gli salva la vita

Durante la partita del Foppenico contro il Cortenova si è sfiorata la tragedia. Provvidenziale l’intervento di Guebre

Ha un malore in campo, il compagno di squadra gli salva la vita
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Ha un malore in campo, il compagno di squadra gli salva la vita Uno scontro in campo che avrebbe potuto finire male, molto male. Se non fosse stato per la prontezza di spirito di un compagno di squadra forse Christian Balossi, 29 anni, attaccante del Foppenico non se la sarebbe cavata con poco più di un graffio.
Ma procediamo con ordine. La partita che vedeva schierata la squadra di I Categoria del Foppenico, contro il Cortenova era in programma per ieri pomeriggio, domenica 6 ottobre 2024. Intorno al 20’ è avvenuto il primo infortunio con la frattura dei legamenti del centrocampista del Foppenico Andrea Milesi, 29 anni. Poi si è sfiorata la tragedia.

Ha un malore in campo, il compagno di squadra gli salva la vita

Racconta il vice allenatore della squadra ospite Simone Spreafico: «Pochi minuti dopo il primo infortunio un giocatore della nostra squadra ha calciato un corner, la palla ha centrato il secondo palo ed è rimbalzata. A quel punto Balossi e un avversario hanno saltato per colpirla di testa e si sono scontrati». Il 29enne ha subito un colpo fortissimo alla nuca.

«Si è rialzato in piedi - ha aggiunto il vice allenatore - Ha fatto qualche passo e poi è collassato a terra, svenuto». La situazione è parsa immediatamente grave ma a non perdersi d’animo è stato il compagno di squadra del giovane, Sahabou Guebre, 27 anni.

«Io mi trovavo a centro campo - ha raccontato Guebre - Non ho visto quello che è successo perché lo scontro è avvenuto nell’area piccola. Ma ho sentito il mio capitano, Sergio Riva, gridare e chiedere aiuto. Allora mi sono precipitato. Balossi era steso sulla schiena quindi lo abbiamo girato su un fianco. Non respirava, Sergio aveva già tentato di aprigli la bocca ma non c’era riuscito. Perciò sono intervenuto facendo forza perché digrignava i denti. Quando ci sono riuscito aveva la lingua già in gola, gliel’ho estratta. Lui ha ripreso a respirare ed ha aperto gli occhi».

Guebre a quel punto è crollato per la tensione ed è scoppiato in lacrime: «Ho dovuto farmi sostituire perché non ero in grado di dare il 100%. Quando hanno postato sul gruppo che Christian stava bene, la tac aveva dato esito negativo e lui era tornato a casa con sua madre... è stato un momento bellissimo».

L’intervento del 27enne ha sicuramente salvato la vita al compagno di squadra che poi è stato assistito dal personale a bordo dell’autoambulanza, ma in ospedale Christian, ci è arrivato «cosciente e collaborante» come dicono in gergo i paramedici.

«E’ stato un momento di grande tensione - ha aggiunto Spreafico - Del resto, entrambi giocano nel Foppenico da 7/8 anni, si conoscono bene, sono amici. Vedere un compagno a terra in quelle condizioni ha mandato tutti quanti nel panico. Dalla panchina ci siamo precipitati in campo, ma devo dire che, malgrado la nostra società abbia fatto fare a tutti un corso di primo soccorso (che evidentemente si è rivelato provvidenziale, ndr), magari qualcuno di noi avrebbe avuto paura di fare la cosa sbagliata. Sahambu invece ha avuto la prontezza di spirito di mettere in campo le manovre giuste, senza esitazione».

La partita è poi continuata e si è conclusa uno a zero per il Cortenova. Poi raccattate alla meglio le proprie cose dagli spogliatoi, allenatori e giocatori calolziesi si sono precipitati all’ospedale Manzoni per rendersi conto di persona delle condizioni dei due amici. Entrambi stanno bene.
Se il Foppenico ha lasciato il campo di Cortenova sconfitto la vittoria, quella del cuore, spetta certamente a Guebre e al compagno di squadra Balossi che potranno a casa qualcosa di più di un punteggio positivo. Potranno giocare insieme ancora a lungo e questo non ha prezzo.

 

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