Giorni d'ansia

Guerra in Congo, preoccupazione per suor Natalina Isella

La missionaria di Barzago vive nel Paese africano dal 1976: la città in cui vive, Bukavu, è stata presa dai ribelli ruandesi

Guerra in Congo, preoccupazione per suor Natalina Isella
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Grande preoccupazione per le condizioni di suor Natalina Isella, missionaria di Barzago da tanti anni in Congo, dove da diverse settimane sono in corso violenti conflitti al confine con il Ruanda. A vivere giorni d'ansia, soprattutto in virtù dell'occupazione della città in cui vive - Bukavu - da parte dei ribelli ruandesi, sono tantissimi barzaghesi che sono affezionatissimi alla religiosa.

Preoccupazione per suor Natalina Isella

A esprimere preoccupazione nelle scorse ore è il gruppo Il Paese Barzago, oggi in minoranza.

"E' con il cuore colmo di preoccupazione che seguiamo in questi giorni le vicende che riguardano la città di Bukavu, nell'est del Congo nella provincia del sud Kivu, dove risiede la nostra concittadina Natalina Isella - hanno scritto i membri del gruppo politico che fino allo scorso anno ha governato Barzago - Sappiamo che negli ultimi giorni la città è stata occupata dai ribelli ruandesi e le forze governative congolesi, probabilmente per evitare battaglie cruente, si sono ritirate lasciando loro campo libero".

 

Suor Natalina, originaria di Barzago, fa parte dell’Istituto secolare discepole del Crocifisso e opera in Congo dal 1976. Si occupa delle cosiddette "bambine streghe", rinnegate dalle loro famiglie, che accoglie nel
Centro Ek’Abana nella città di Bukavu.

Da settimane nella zona di confine tra Congo e Ruanda sono in corso violentissimi scontri tra l’esercito locale e i gruppi ribelli, tra cui principalmente l’M23, che secondo l'Onu e i servizi di intelligence di vari Paesi occidentali è sostenuto dal Ruanda. Gli scontri sono dovuti a radicate ragioni etniche, ma non solo: la zona di confine tra i due paesi è ricca di risorse minerarie.

 

Suor Natalina con l'ex sindaco di Barzago Mirko Ceroli

"Natalina da 50 anni svolge un'opera fondamentale occupandosi di centinaia di bambine, salvandole dall'abbandono e dalla strada per provare a dare loro un futuro. Il nostro pensiero, insieme a tutta la popolazione che in queste situazioni è sempre la parte più debole, va a lei che con forza e determinazione ha deciso di rimanere al fianco delle sue bambine e di non abbandonarle. La speranza è che questa situazione si risolva quanto prima, si applichi il cessate il fuoco richiesto dall'Unione Africana e che tutta la comunità internazionale faccia la propria parte per riportare la pace in una terra già martoriata" ha concluso il gruppo politico di Barzago.

 

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