Allarme sicurezza

Giovane rapinato sul treno con il coltello

E’ terribile l’esperienza vissuta da un ragazzo di 21 anni residente a Castello Brianza, che nel tardo pomeriggio di sabato scorso si trovava sul treno a Milano di ritorno da una giornata trascorsa insieme alla fidanzata, che vive a Parabiago

Giovane rapinato sul treno con il coltello
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Lo hanno chiuso tra i sedili, immobilizzato e gli hanno puntato un coltello alla gola per rapinarlo di 20 euro. E’ terribile l’esperienza vissuta da un ragazzo di 21 anni residente a Castello Brianza, che nel tardo pomeriggio di sabato scorso si trovava sul treno a Milano di ritorno da una giornata trascorsa insieme alla fidanzata, che vive a Parabiago.

Rapinato sul treno da una baby gang

«Mi trovavo seduto nella parte alta del vagone in attesa di raggiungere la stazione di Porta Garibaldi e quindi di prendere il treno che mi portasse fino a Olgiate Molgora quando, all’altezza della stazione di Milano Villapizzone, mi si sono avvicinati due ragazzi nordafricani - ha raccontato il giovane - Uno dei due aveva in mano una bottiglia di whiskey, hanno iniziato a chiedermi dei soldi e poi a mettermi le mani in tasca. A quel punto, da sotto, sono saliti altri tre soggetti, tutti adolescenti, che hanno fatto degenerare la situazione».

Il 21enne di Castello, che si stava alzando per andarsene, si è ritrovato accerchiato. «Uno di loro ha estratto un coltello e mi ha spinto la parte lunga della lama contro il collo. A quel punto mi sono seduto lentamente cercando di allentare la pressione e mi sono ritrovato immobilizzato dalle loro gambe che nel frattempo si sono incrociate alle mie».

Sono stati attimi di terrore. «Ero solo, già quando i primi due ragazzi avevano iniziato a infastidirmi avevo cercato di chiamare aiuto, ma non mi ha sentito nessuno. Mi hanno preso il portafogli e se lo sono passato di mano in mano, hanno provato anche a portarmi via il cellulare ma è caduto in mezzo ai sedili e per fortuna non sono riusciti ad afferrarlo. Io dopo qualche secondo ho reagito, li ho spintonati e sono riuscito a divincolarmi. Quello con il coltello ha provato ad aggredirmi con più forza ma gli altri lo hanno fatto desistere e a quel punto se ne sono andati».

Pochi istanti, che sono sembrati durare un’infinità: «E’ stato terribile, perché mi sentivo impotente. Non so come ho fatto a mantenere il sangue freddo in quel frangente, perché ripensandoci la situazione sarebbe potuta degenerare e mi sarei potuto fare parecchio male».

Attimi di terrore

Il 21enne di Castello, una volta solo e dopo aver ripreso possesso del portafogli e del cellulare, ha avvertito gli altri passeggeri e ha poi denunciato l’accaduto alla Polizia Ferroviaria. «Alla stazione successiva è salito un ragazzo, gli ho detto di spostarsi perché c’era a bordo questo gruppo armato di coltello - ha proseguito il giovane - Con lui ho percorso tutto il treno fino ad arrivare al macchinista, avvisando chi era a bordo di prestare attenzione. Ho anche trovato un capotreno fuori servizio che mi ha aiutato a denunciare l’accaduto».

Il rapinatore armato di coltello è alto circa 170 centimetri, ha la carnagione olivastra, capelli ricci di media lunghezza e sabato era vestito con una felpa bianca di tessuto lucido.

«La Polizia Ferroviaria mi ha detto che dopo avermi rapinato questi soggetti sono scesi dal treno. Non so se siano stati fermati o visti dalle telecamere, ma certo è assurdo aver paura di prendere un treno nel tardo pomeriggio. Come è assurdo che questi ragazzi, che quasi sicuramente sono minorenni, girassero con una bottiglia di whiskey tra le mani. Si fanno tanti controlli, ma evidentemente alcune situazioni non vengono viste. O si fa finta di non vederle...».

Commenti
Pier

Tolleranza zero ci devono essere persone a garantire la sicurezza questi delinquenti non devono nemmeno salire sui convogli ci vorrebbe una vigilanza ulteriore gia' alla base questi soggetti non pagano jiglietti nulla e agiscono indisturbati

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