Hanno agito in soli tre minuti, rubando gioielli per circa 6mila euro e dandosi alla fuga tra la coltre del fumogeno entrato in azione.
Furto a casa del sindaco di Montevecchia
Anche il sindaco di Montevecchia Ivan Pendeggia è finito nel mirino dei ladri, che si sono introdotti nella sua abitazione in via Alta Collina sabato 27 settembre 2025, intorno alle 20. «Io e mia moglie Anna eravamo a cena da amici a Monza quando abbiamo ricevuto la chiamata dell’azienda che si occupa dell’allarme a casa nostra. Inizialmente ho pensato che si trattasse di un errore e che potessimo aver lasciato qualche porta aperta e l’allarme rilevasse la presenza del nostro cane Willy. Invece mi hanno comunicato che c’erano due persone in casa».
Rubati gioielli per circa 6mila euro: “Erano ricordi importanti”
I ladri si sarebbero infatti introdotti in casa forzando la portafinestra della cucina, agendo indisturbati anche perché nella palazzina e nella casa accanto in quel momento non c’era nessuno. «Si sono subito diretti in camera da letto e lì sono riusciti a trovare i gioielli con facilità, visto che da pochi giorni eravamo stati al Teatro La Scala e non li avevamo ancora messi a posto – spiega il sindaco con rammarico – Hanno rubato gioielli per una somma di circa 6mila euro, ma quello che ci pesa di più è il valore affettivo di quello che ci hanno portato via. Sono spariti l’orologio di mia nonna che ho regalato a mia moglie per i suoi 50 anni, il braccialetto di Tiffany che le avevo preso in viaggio di nozze a New York, l’orologio che mi hanno regalato per i miei 18 anni e quello della laurea… insomma, tanti ricordi».
I ladri, come si vede da una telecamera presente nell’abitazione, hanno agito in soli tre minuti: «Poco dopo l’allarme è scattato il fumogeno e quindi se ne sono andati di corsa, tanto avevano già trovato quello che cercavano. Non hanno avuto bisogno di frugare in altre stanze né di mettere tutto a soqquadro: in camera hanno aperto un paio di cassetti, ma hanno trovato solo vestiti e passaporti, che hanno lasciato al loro posto».
Pendeggia: “La preoccupazione più grande era per il nostro cane Willy”
La preoccupazione più grande dei due coniugi, appena ricevuta la chiamata dell’agenzia di sicurezza, è stata per il loro amato cane Willy: «Ci siamo subito spaventati, temendo che i ladri potessero avergli fatto qualcosa per agire indisturbati. Probabilmente, in realtà, non l’hanno nemmeno visto: quando è scattato l’allarme lui è andato nella sua cuccia e quando sono partiti i fumogeni si è rifugiato sotto la scrivania del mio studio, il locale meno invaso dalla coltre di fumo. Appena arrivati è uscito in giardino perché era spaventato, ma con un po’ di coccole siamo riusciti a tranquillizzarlo».
Sul posto il sindaco e sua moglie hanno incontrato anche i Carabinieri, arrivati da Casatenovo, che li attendevano per ricostruire quanto accaduto. «In questi giorni andrò a sporgere denuncia, stiamo cercando di capire se manca qualcos’altro – spiega Pendeggia – Ci tengo a ringraziare le forze dell’ordine per la scrupolosità con cui hanno operato. Mi hanno chiesto se avessi avuto l’impressione di essere stato controllato o se avessi avuto qualche segnale particolare in quanto sindaco, ma penso che si tratti di semplici ladri, che hanno colpito a casa mia come a casa di chiunque altro».
La segnalazione sulla chat del Controllo del Vicinato
Già in serata il primo cittadino ha avvisato gli altri montevecchini sulla chat Whatsapp del Controllo del Vicinato: «Episodi del genere a Montevecchia nel tempo se ne sono verificati diversi, a me è la prima volta che capita. Mi sembrava giusto avvertire i miei concittadini e invitarli a tenere gli occhi aperti. Quello che ci è successo è molto spiacevole, ma la cosa più importante è che Willy stia bene».