Il caso

Fotografa i bambini durante la partita, pedofilo fermato da genitori e dirigenti

Un 45enne di Sondrio si è finto un osservatore della Casatese. Nel suo computer i Carabinieri hanno trovato una grande quantità di materiale pedopornografico

Fotografa i bambini durante la partita, pedofilo fermato da genitori e dirigenti
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E’ stato colto in flagrante da genitori e dirigenti mentre fotografava i bambini impegnati durante una partita di calcio a Lesmo, fingendosi un osservatore della Casatese. L’immediata segnalazione alle Forze dell’ordine ha permesso non solo di fermare il pedofilo, ma anche di scoperchiare una ripugnante e morbosa realtà legata alla pedopornografia.

Fotografava i bambini: fermato un pedofilo

Nei guai è finito un 45enne residente in provincia di Sondrio, la cui vergognosa e illecita depravazione nei confronti dei minori è stata scoperta dal pronto intervento dei Carabinieri. I fatti sono accaduti lo scorso mese di ottobre, ma sono venuti alla luce solamente in queste ultime settimane. L’uomo è stato avvistato durante una delle partite dei bambini che nel fine settimana si stavano disputando al Centro sportivo.

L'intervento di genitori e dirigenti

Attaccato alla recinzione del campo, dietro una delle porte, ha iniziato a scattare una serie di fotografie ai piccoli atleti: un comportamento piuttosto ambiguo che è stato subito notato dai genitori presenti sulle tribune, che si sono interrogati tra loro su chi potesse essere quello strano e sospetto individuo. Dopo aver chiesto anche alle famiglie della squadra ospite se fosse al loro seguito e avendo ottenuto una risposta negativa, gli adulti hanno segnalato la cosa ai dirigenti della propria squadra, che non hanno perso tempo.
L'intervento dei Carabinieri

Alla richiesta di spiegazioni, il 45enne si sarebbe presentato come un osservatore alla ricerca di giovani talenti. Versione che però è stata subito smentita da una rapida verifica che gli stessi dirigenti hanno effettuato. Da qui la decisione della società di allertare prontamente le Forze dell’ordine, giunte nel giro di pochi minuti in via Petrarca. Dopo aver chiesto i documenti all'uomo (dei quali era sprovvisto), hanno chiesto di visionare telefonino e un computer che l'uomo teneva in macchina. Ed è proprio qui che è emersa la raccapricciante realtà: dal pc sarebbero infatti spuntate una serie di immagini e video pedopornografiche.

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