Tracciamenti

Erba, "Caos tamponi, Regione attivi subito i test rapidi"

“La velocità dei tracciamenti gioca un ruolo fondamentale nella complicata partita che stiamo giocando per evitare un nuovo lockdown".

Erba, "Caos tamponi, Regione attivi subito i test rapidi"
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Regione Lombardia attivi quanto prima l'impiego dei kit rapidi su larga scala per individuare tempestivamente i nuovi positivi ed evitare la propagazione del virus”. Raffaele Erba, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, auspica un intervento celere della Giunta per frenare le continue lungaggini della sanità lombarda nelle operazioni di tracciamento. “Difficoltà ad eseguire tamponi e ritardi inaccettabili nell'introduzione dei test rapidi: Regione Lombardia non ha imparato nulla dalla prima ondata del Covid e ora regna il caos”.

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Erba, "Caos tamponi, Regione attivi subito i test rapidi"

“In questo momento di massima emergenza sanitaria, ci troviamo a pagare l'assoluta mancanza di cautela da parte di Regione Lombardia. E' evidente come stia diventando sempre più difficile fare i tamponi sul nostro territorio ma l'aspetto più grave è che ancora oggi non sia stato attivato il monitoraggio su larga scala - sottolinea Erba Da mesi il MoVimento 5 Stelle Lombardia sta chiedendo l'introduzione dei kit rapidi, abbiamo avanzato una proposta formale attraverso una mozione presentata in Consiglio Regionale ad inizio settembre ma la Giunta sta perdendo tempo prezioso”.

Fino a 10 giorni per l'esito

“In Veneto – prosegue il consigliere Erba – già da un mese hanno concluso la sperimentazione e i casi sospetti hanno già la possibilità di conoscere il risultato del tampone in poche ore. Qui in Lombardia, invece, regna la più grande disorganizzazione: sono necessari fino a dieci giorni per l'esito, sempre che si sia fortunati a trovare un posto dove fare il tampone”.

“La velocità dei tracciamenti gioca un ruolo fondamentale nella complicata partita che stiamo giocando per evitare un nuovo lockdown. La nostra mozione per l'introduzione immediata dei kit rapidi risale ormai ai primi di settembre. Ma Regione Lombardia non ci sente e ancora una volta sono i cittadini lombardi a pagare la sua inefficienza”, conclude il consigliere Erba.

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