Dieci anni senza Vik ma il suo grido "restiamo umani" non si è mai spento
Oggi, giovedì 15 aprile 2021 ricorre l’anniversario della morte del pacifista brianzolo ucciso nella striscia di Gaza.
Dieci anni senza Vik Vittorio Arrigoni. Oggi, giovedì 15 aprile 2021 ricorre l’anniversario della morte del pacifista brianzolo ucciso nella striscia di Gaza. Amatissimo e stimato, Vik, figlio di Egidia Beretta, storico sindaco di Bulciago, ha lasciato un segno indelebile non solo in quanti lo hanno conosciuto, ma anche in quanti hanno raccolto l'eredità del suo grido "Restiamo umani".
Dieci anni senza Vik ma il suo grido "restiamo umani" non si è mai spento
Sostenitore della soluzione binazionale come strumento di risoluzione del conflitto israeliano-palestinese, nonché pacifista, si era trasferito da Bulciago nella Striscia di Gaza per agire contro quella che definiva pulizia etnica dello Stato di Israele nei confronti della popolazione araba palestinese. La sera del 14 aprile 2011 venne rapito da un gruppo terrorista all’uscita dalla palestra di Gaza nella quale era solito recarsi. In un video immediatamente pubblicato su YouTube, in cui Arrigoni venne mostrato bendato e legato, i rapitori accusarono l’Italia di essere uno “stato infedele” e l’attivista di essere entrato a Gaza “per diffondere la corruzione”.
Venne inoltre lanciato un ultimatum, minacciando l’uccisione di Arrigoni entro il pomeriggio del giorno successivo, e chiedendo in cambio della sua liberazione la scarcerazione del loro leader, Hisham al-Saedni, più noto come sceicco Abu al Walid al Maqdisi, e di alcuni militanti jihādisti detenuti nelle carceri palestinesi. Il giorno successivo, il corpo senza vita di Arrigoni venne rinvenuto dalle Brigate Ezzedin al-Qassam nel corso di un blitz in un’abitazione di Gaza. Secondo le forze di sicurezza di Hamas, la morte sarebbe avvenuta nella notte tra il 14 e il 15 aprile per strangolamento.
I funerali di Vik, celebrati il giorno di Pasqua si trasformarono in abbraccio collettivo a mamma Egida Beretta e oggi, 10 anni dopo, il calore, l'affetto, la stima e la gratitudine, ancora una volta sono stati rivolti a lei attraverso le centinaia di messaggi postati sulla sua bacheca facebook.
La valanga di ricordi
Si muore “davvero” quando ti dimenticano, per questo Vittorio è vivo, grazie soprattutto a Egidia Beretta, donna coraggiosa come solo una madre sa essere e la Fondazione Vittorio Arrigoni che ne onora la memoria. Presente quel “Restiamo Umani”? Son parole sue, le ha scritte lui prima di ogni altro, in quei giorni dell’operazione militare israeliana “Piombo Fuso” (27 dicembre 2008-18 gennaio 2009, oltre 1.500 palestinesi uccisi, più di 4mila palestinesi feriti, 13 israeliani morti), da sotto le bombe sganciate da Israele sulla Striscia di Gaza-FDIV
Vik, ricordiamo perfettamente l'incredulità alla notizia del tuo rapimento, il rapimento di un ragazzo coraggioso e altruista che era rimasto, unico, a Gaza durante l'operazione Piombo Fuso per far conoscere al mondo le atrocità che venivano commesse lì, nel silenzio e nell'accettazione colpevole del resto del mondo. Ricordiamo i tuoi articoli sul Manifesto e le tue dirette a Caterpillar, durante una di queste dirette, mentre parlavi, ci fu un bombardamento, erano gli aerei israeliani che trasformavano il cielo da meraviglia della natura a momento di morte e distruzione.
Eravamo sicure che ti avrebbero rilasciato, non potevano non farlo, tu amavi la pace e l'umanità tutta, anche se a volte, come scrivi nel tuo libro GAZA, sentivi vacillare questo tuo amore davanti agli scempi commessi a Gaza dai soldati dell'unica democrazia del medioriente, come si usa dire qui. Il messaggio addolorato di una amica che ti amava tanto, comunicava che eri stato assassinato.
Dolore, incredulità, rabbia
Ti hanno ucciso, hanno ucciso il ragazzo che difendeva i pescatori e li accompagnava al mare, il ragazzo chiuso nelle carceri israeliane, il ragazzo felice sulla Freedom Flottilla,
ma non sono riusciti a spezzare la tua voce, a farti dimenticare né ci riusciranno mai. Il tuoi ideali, il tuo altruismo, il tuo amore per la giustizia volteggiano nel cielo di città in città di paese in paese grazie al coraggio indomito di tua madre, la sig.ra
Egidia Beretta
che noi tutte amiamo e grazie all'esistenza di tantissime persone che credono nel tuo messaggio"Restiamo umani"
I fili di tanti gomitoli srotolati dalla Palestina all'Italia come tanti ruscelli dall'acqua chiara e incontaminata, ti manterranno sempre nei nostri cuori e quando l'acqua, raccontando di paese in paese la tua storia, la tua umanità, arriverà al mare porterà giustizia sociale e eguaglianza fra i popoli.
Ciao Vik
A metà aprile di ogni anno, da dieci anni, la vita mi ricorda che il tempo è solo una parola, una convenzione, un trucco inventato da chi non ha mai avuto la fortuna di vivere così tante vite in una sola da non aver più bisogno di credere al tempo. Dieci anni sono solo un soffio quando a lasciarci è stato chi ha saputo seminare e piantar radici come ha fatto Vittorio, sono un battito di ciglia, un sospiro, un sasso che cade in un lago, sono quel dolore che basta a se stesso e a cui non rinuncerò mai, sono le domande senza risposta che ancora popolano le mie notti di ombre, e sono un monito, il suo, a dirmi
Che il tempo non esiste, se c'è stata Vita.
Che la morte non esiste, se c'è stata Vita.
Che l'assenza non esiste, se c'è stata Vita.
Che il rimpianto non esiste, se c'è stata Vita.
Che la rassegnazione non esiste, se c'è stata Vita.
Che il coraggio continua a ribollire, se c'è stata Vita.
Che l'amore continua a combattere, se c'è stata Vita.
Che l'ironia continua a smuovere montagne, se c'è stata Vita.
Che la giustizia continua ad aspettarci, se c'è stata Vita.
E poche sono le persone che ho visto onorare la Vita come ha fatto Vittorio Arrigoni, perché la Vita non si misura con le leggi del tempo, ma con quelle del rigore, del coraggio, della coerenza, della generosità, dell'umanità. Della coscienza. Della libertà.
A queste leggi rispondeva Vittorio, a queste leggi continua a rispondere, in questo presente in cui non ha mai smesso di essere.
Ciao, Vik.(Maria Elena Delia)
Caro Vittorio...10 anni. Non dimenticherò mai quelle ore in attesa con la speranza, appesa ad un filo,di saperti vivo. Che grande dolore. Il pensiero andava a Te, a mamma Egidia. Hai lasciato un grande vuoto ma anche una grande eredità .Spesso prendo il tuo libro e rileggo dei passaggi. Intensi, drammatici e che fanno salire una forte rabbia ma che insegnano a RESTARE UMANI.
La tua grande Mamma, che ho avuto l'onore di conoscere, mantiene vivo questo tuo immenso insegnamento. Grazie EgidiaRESTIAMO UMANI!
UN abbraccio ovunque tu sia
Il nostro messaggio di pace è un invito alla mobilitazione per tutte le persone comuni, a non delegare la vita al burattinaio di turno, a prendersi di petto la responsabilità di una rivoluzione. Rivoluzione interiore innanzitutto, verso l'amore, l'empatia, che di riflesso cambierà il mondo". Dieci anni dopo, quanto manca Vittorio Arrigoni. Ma quanti di noi hanno Vik dentro al proprio cuore, al proprio agire quotidiano. Egidia Beretta, Alessandra Arrigoni, grazie per essere quello che siete: una fonte di luce inesauribile.