Cucciolo azzannato e ucciso dal cane dei vicini IL VIDEO
E' successo a Carvico: il piccolo Whisky era al guinzaglio della sua proprietaria, una bambina di 8 anni, sotto shock per l'accaduto
Cucciolo azzannato e ucciso dal cane dei vicini. E' successo nella serata di domenica 27 ottobre in via Santa Maria a Carvico. Il cagnolino di razza Pomerania aggredita si chiamava Whisky e a raccontare quanto accaduto è il suo padrone Pasquale Marinetti: «Alcuni tipi di cani sono troppo pericolosi per essere tenuti in casa senza nessuna conoscenza sulla loro gestione».
Il cucciolo azzannato dal cane dei vicini
Come riporta il giornale di Merate pubblicato di questa settimana, erano le ore 20.15 quando la famiglia di Marinetti stava rientrando dalle commissioni della giornata. Sua figlia di 8 anni teneva al guinzaglio il loro cagnolino. «Appena imboccata la via di casa, Whisky si è fermato e ha iniziato ad abbaiare come per segnalare un pericolo» descrive il carvichese «E’ durato tutto pochi secondi. Il cane dei nostri vicini è uscito dal cancello di corsa ed è piombato addosso al nostro»
Il proprietario del cagnolino racconta di quanto quegli istanti siano stati di terrore per tutti loro, in particolare per la sua bambina che, fortunatamente senza lesioni, è rimasta sotto shock per giorni, soprattutto per il legame affettivo che aveva instaurato con il cucciolo.
«Ho chiamato subito i Carabinieri, che sono arrivati da Zogno per appurare i fatti» spiega «Whisky era a terra traumatizzato, ma il suo cuore batteva ancora. L’ho portato subito all’ospedale veterinario Baioni di Bergamo che era aperto anche a quell’ora, nella speranza di poterlo salvare».
Dopo una lunga attesa e con ancora tante speranze, i risultati della visita veterinaria hanno riportato che il cucciolo si trovava in gravi condizioni a causa delle ferite subite. «Lunedì lo hanno nuovamente visitato riuscendo a stabilizzarlo, ma aveva gravi lesioni neurologiche.
Il martedì, nonostante il rischio che avrebbe portato l’anestesia, hanno effettuato una risonanza magnetica dalla quale sono risultate varie lesioni interne e anche un’emorragia cerebrale» racconta Marinetti con voce rotta dalla commozione. «Lo stesso giorno, alle 15 ci hanno permesso di vederlo. Anche la mia bambina è venuta, ed è come se Whisky, prima di morire, avesse aspettato di sentire la sua voce per assicurarsi di aver salvato la sua padroncina».
Il proprietario ricorda i momenti passati con il loro cucciolo, che il 1° novembre avrebbe compiuto un anno.
«Era la mascotte della scuola primaria di mia figlia. Lei fa il doposcuola e quando la andavo a prendere portavo sempre Whisky con me. Era un cane affettuoso e giocava con tutti. Anche al parco, tutti i bambini lo conoscevano, ci incontravano e lui si lasciava accarezzare» racconta «Questo cucciolo è stata una terapia per la nostra famiglia, è stato davvero fondamentale per noi».
«Alcune razze bisogna saperle gestire»
Secondo quanto descritto dal carvichese, il cane dei loro vicini avrebbe sempre avuto delle tendenze aggressive sia nei confronti di altre persone che di altri cani.
«Penso ci siano alcune razze che non dovrebbero essere tenute in famiglia senza una conoscenza preliminare. Sono pericolosi perché inevitabilmente hanno questa tendenza nel loro Dna» sostiene il proprietario del cucciolo azzannato «Non cerco nessun tipo di rivalsa per quello che è successo, il rapporto che ho con i miei vicini è sempre stato molto positivo, si sono mostrati disponibili e affranti per l’accaduto e spero di poter mantenere questo legame, nonostante tutto» sottolinea.
Il carvichese spiega che dopo l’episodio non è stato possibile sporgere nessuna denuncia, in quanto non ci sono state lesioni ad esseri umani «non ho nemmeno richiesto l’abbattimento, perché in un certo senso non si può incolpare il cane per quello che è successo» argomenta. Dopo l’analisi del veterinario, l’American Bully è stato sottoposto agli esami da parte del personale di Ats, che lo ha valutato come “cane morsicatore”.
«Vorrei solo sensibilizzare sulla gestione di alcune razze di cani. Sono necessarie delle conoscenze sul tipo di animale che si sta decidendo di tenere con sé proprio per evitare che eventi come questo possano accadere. Nonostante siano state avviate delle procedure per evitare che questi episodi si ripetano troppo spesso, in Italia siamo ancora superficiali a riguardo. In molti Paesi, ad esempio, alcuni tipi di cani sono totalmente proibiti come animali da compagnia» conclude con tanta amarezza per il dramma che la sua famiglia, e in particolare la sua bambina, si è trovata a vivere.