presa di posizione

Crac del Casinò di Campione, l’ex sindaco Mascheroni: “Incazzato, cosa c’entro io?”

Ferma la posizione del fondatore del Parco di Montevecchia: "Fin quando ho controllato io ciò che accadeva non ci sono stati problemi. Ho fatto ricorso"

Crac del Casinò di Campione, l’ex sindaco Mascheroni: “Incazzato, cosa c’entro io?”

Un maxi risarcimento da 80 milioni di euro.
E’ quanto ha chiesto il Casinò di Campione d’Italia ad alcuni ex amministratori della casa da gioco, tra i quali figura anche lo storico sindaco di Montevecchia Eugenio Mascheroni.

Crac del Casinò di Campione, all’ex sindaco Mascheroni chiesti 27.6 milioni di euro

Ammonta a ben 27.6 milioni di euro la richiesta arrivata in maniera del tutto inaspettata allo storico amministratore, noto sul territorio anche come commercialista e per aver guidato per decenni il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone.

«Le più recenti vicende relative al Casinò di Campione le ho sapute dalla stampa – precisa l’ex sindaco del Colle – Io sono stato presidente del Collegio sindacale ormai una vita fa e per poco tempo, occupandomi soltanto del Bilancio del 2010».

 

“I problemi sono arrivati quando io non c’ero già più, sono incazzato”

Poi, le strade di Mascheroni e del Casinò si sono separate: «Fin quando ho controllato io ciò che accadeva non ci sono stati problemi, quelli sono arrivati dopo, con la costruzione della nuova sede, un pachiderma che chiaramente non poteva produrre quanto costava a livello di manutenzione. Ormai ci sono le sale slot e scommesse e la gente gioca d’azzardo online, non va più al casinò».

La richiesta arrivata dal nulla ha lasciato Mascheroni perplesso, ma ancora più «incazzato», come spiega senza troppi giri di parole. «Ho già fatto ricorso anche io come altri ex amministratori coinvolti. La mia difesa è semplice, visto che ero fuori ormai da due anni rispetto ai fatti contestati: “Ma io, esattamente, cosa c’entro?”».

Tra gli altri destinatari della richiesta di risarcimento altri nomi noti della politica del territorio: il sottosegretario regionale Mauro Piazza (Lega); l’ex consigliera Laura Bordoli (Forza Italia); Giorgio Berna, Giorgio Colato, dirigente della sezione lecchese e comasca della Fai (Federazione Autotrasportatori Italiani), Antonio Pasquini, consigliere della Provincia di Lecco e sindaco di Casargo. E ancora Giulio Di Matteo in carica a Campione tra il 2012 e il 2014, Paola Bezzola e Margherita Romano , Ugo Gaspari e Francesco Rezzonico , Roberto Pezzella, Alessandra Pilloni e Domenico Patrizi in carica sino al fallimento del Casinò e Alessandra D’Onofrio. Non è finita perché sono stati citati anche i parenti di persone ormai venute a mancare ovvero gli eredi di Cornelio Cetti e Roberto Simone.