Covid in Bergamasca, possibile un effetto rimbalzo. L'Isola resta zona critica
Il dg Giupponi: "Alla luce di questi dati la curva epidemica sta su valori stabili, relativamente bassi in assoluto, ma senza che si evidenzi, purtroppo, un ulteriore raffreddamento della curva”.
"Nella settimana dal 4 al 10 gennaio 2021 la media giornaliera dei casi di Covid è aumentata (da 72/die a 92/die): un incremento previsto come effetto delle festività di dicembre/inizio gennaio, anche se in termini assoluti l’incremento è definibile come ‘contenuto’, soprattutto rispetto ad altre aree simili come Brescia. La quota di nuovi casi positivi su tamponi diagnostici è leggermente aumentata dal 6% al 7%”. Così Alberto Zucchi, direttore del Servizio Epidemiologico Aziendale di ATS Bergamo, commenta gli ultimi andamenti del Covid-19 sul nostro territorio (qui l'elenco dei casi paese per paese).
Covid, ipotizzabile un rimbalzo
Il valore di Rdt era pari a 1,3 in data 8 gennaio, quindi in peggioramento rispetto al periodo precedente le feste: “E’ ipotizzabile un effetto “rimbalzo” a seguito di un incremento improvviso di casi a fronte della riapertura delle attività dei laboratori. E’ necessario verificare i dati dei prossimi giorni per capire se il superamento dell’unità indichi una reale ripresa epidemica o un artefatto statistico”, commenta il dottor Zucchi.
L'Isola tra le aree critiche
La situazione per Ambito - basata sull’indicatore ‘nuovi casi/casi prevalenti attualmente positivi’ - mostra come ‘aree critiche’ gli Ambiti di Bergamo (soprattutto a causa di un focolaio presso la Casa Circondariale prontamente risolto dal DIPS di ATS), Sebino, Romano, Treviglio e Val Cavallina, Isola Bergamasca. Sono in miglioramento Grumello e Seriate.
Bergamaschi con senso di responsabilità
“Alla luce di questi dati la curva epidemica sta su valori stabili, relativamente bassi in assoluto, ma senza che si evidenzi, purtroppo, un ulteriore raffreddamento della curva”, sintetizza il direttore generale di ATS Bergamo Massimo Giupponi. “D’altra parte, il confronto con altre aree della Lombardia evidenzia come il territorio di Bergamo e della sua provincia sia in una situazione non preoccupante, merito anche del forte senso di responsabilità dei nostri concittadini, a partire dall’uso costante della mascherina”. Per questo il direttore generale di ATS rilancia: “Continuiamo così, con mascherine, igiene delle mani e distanziamento. Sono i principali e imprescindibili comportamenti per assicurare a noi stessi e agli altri una prima essenziale forma di contrasto al Covid. I vaccini, che stanno arrivando, faranno il resto”.