Virus e lavoro

Coronavirus, le richieste del presidente di Confcommercio Lecco

Peccati: "Fondamentale mettere in condizione chi sta lavorando di poterlo fare in sicurezza".

Coronavirus, le richieste del presidente di Confcommercio Lecco
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L'emergenza Coronavirus continua, anche se qualche timido segnale pare esserci sul fronte del contenimento del contagio. Confcommercio Lecco in queste settimane è rimasta operativa (anche se chiusa al pubblico al fine di tutelare la salute di associati e dipendenti) per fornire assistenza e consulenza agli associati e sta supportando le imprese, sia quelle che sono chiuse (e quindi devono orientarsi tra la cassa integrazione e le possibili richieste di indennizzo) e quelle aperte, in primis il mondo dell'alimentare (ma anche edicole, farmacie...).

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"E' una fase delicata e critica per le imprese che noi rappresentiamo - evidenzia il presidente di Confcommercio Lecco, Antonio Peccati - Voglio ancora una volta ringraziare quelle realtà che stanno lavorando per garantire i servizi essenziali. Imprenditori e collaboratori che assicurano quel poco di normalità che ancora possiamo vivere vendendo alimenti o medicine o beni di prima necessità. Tutte persone che sono lontane dai riflettori e di cui pochi parlano, ma che vanno elogiate per l'impegno che stanno dimostrando. Vedo un grande spirito di abnegazione, una grande voglia di dare una mano anche a chi fa più fatica. Basta vedere come tanti negozianti si siano dati da fare nei servizi a domicilio "inventandosi" una nuova modalità operativa". Poi apre una parentesi sulle onoranze funebri: "Le imprese di questo settore sono state impegnate in prima linea, come successo a medici e infermieri. Voglio ringraziarle a nome dell'associazione e del territorio per l'abnegazione dimostrata in queste settimane e per il lavoro svolto in modo encomiabile e professionale pur in una situazione oggettivamente difficilissima sotto ogni punto di vista, anche della disponibilità di protezioni personali da utilizzare nel corso degli interventi".

Coronavirus, Peccati: "Fondamentale mettere in condizione chi sta lavorando di poterlo fare in sicurezza".

Quindi il presidente continua con una riflessione legata proprio al tema della sicurezza: "Spesso, almeno nelle prime settimane, gli operatori delle diverse attività rimaste aperte hanno dovuto lavorare in condizioni critiche e senza le protezioni idonee. Ad esempio per dare una mano agli edicolanti siamo intervenuti direttamente noi come Confcommercio Lecco grazie alla generosità di una azienda del territorio che ci ha fatto avere delle mascherine da distribuire. Oggi sembra che le cose siano migliorate, ma non dobbiamo abbassare la guardia. Anzi bisogna fare in modo che le imprese che oggi sono aperte al pubblico possano avere a disposizione guanti, gel, mascherine e tutti i dispositivi di protezione individuale necessari alla loro sicurezza e alla salute dei clienti. Questa deve essere una priorità, soprattutto in vista della probabile riapertura delle attività: dopo Pasqua o a maggio, quando in modo differenziato inizieranno a riaprire i negozi, sarà fondamentale potere garantire mascherine e guanti per tutelare clienti e dipendenti".

Dl liquidità: "I soldi servono subito

Poi il presidente Peccati si sofferma sul recente "Dl liquidità" da 400 miliardi di euro annunciato dal Governo: "Si tratta di un provvedimento indubbiamente importante che, come dichiarato anche dal presidente nazionale di Confcommercio Carlo Sangalli, va nella direzione giusta. Non sottovalutiamo lo sforzo fatto dal Governo, ma servono velocità, zero burocrazia e certezza dei tempi perché i soldi servono oggi, non domani, per salvare le imprese e dare loro un futuro. Crediamo possa essere dato ancora più spazio al ruolo dei Confidi per offrire maggiori garanzie e chiediamo, come sottolineato in particolare dalla Fipe a livello nazionale, anche di valutare possibili contributi a fondo perduto per compensare anche solo parzialmente le perdite del fatturato di questi mesi: indebitandosi - e spesso unicamente per pagare le tasse che sono state al momento prorogate soltanto fino a maggio -  si sposta il problema, non lo si risolve".

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