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Coronavirus, la Lombardia verso la zona gialla

L'indice Rt ora si attesta attorno allo 0,97, condizione che sancisce "la possibilità di passare automaticamente in zona gialla", ha spiegato il presidente di Regione Fontana. Un provvedimento atteso per l'11 dicembre.

Coronavirus, la Lombardia verso la zona gialla
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“Se i numeri continueranno sulla linea degli ultimi giorni dovremmo entrare in zona gialla dall’11 dicembre: è un passaggio automatico”. Queste le parole del presidente della Lombardia Attilio Fontana durante la conferenza stampa di giovedì 3 dicembre 2020. La stretta natalizia, che vieta gli spostamenti a Natale, Santo Stefano e l’1 gennaio ha suscitato scontento e malumore, ma esclusi quei giorni in tutta la Lombardia le misure anticovid potrebbero essere allentate.

Coronavirus: i dati in Lombardia

I contagi ieri, giovedì, segnavano una crescita: 4.533 in Lombardia. Ma i numeri delle vittime del Covid sono in calo e crescono anche i dimessi e i guariti. L’indice Rt ora si attesta attorno allo 0,97, condizione che sancisce “la possibilità di passare automaticamente in zona gialla essendo passate le due settimane di stabilizzazione del dato – ha continuato Fontana – Si attende comunque la decisione del ministro della Salure, Roberto Speranza, per concretizzare il provvedimento”.

“Se non sarà accolta la mia richiesta di una modifica dei provvedimenti, queste sono regole e date utili per il mese di dicembre”, ha scritto Fontana sulla sua pagina ufficiale, in attesa di un pronunciamento da parte del Ministero.
  • Fino al 12 dicembre la Lombardia è zona arancione.
  • Dal 21 dicembre 2020 fino al 6 gennaio 2021 compreso, in tutta Italia, indipendentemente dal colore, è vietato spostarsi in entrata e in uscita dalle Regioni o Province autonome, salvo per comprovate esigenze lavorative, necessità o motivi di salute.
  • Resta sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, fatta eccezione per gli spostamenti verso le seconde case in un’altra Regione o Provincia autonoma.

Per quanto riguarda le Festività, che si passi in zona gialla o meno, queste sono le disposizioni. Per le giornate del 25 dicembre, 26 dicembre e 1 gennaio 2021, come indicato nel Dpcm del 3 dicembre sono:

  • vietati gli spostamenti tra comuni, salvo che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
  • vietato raggiungere le seconde case ubicate in altra Regione, Provincia autonoma e anche in altri comuni.
  • In occasione del Capodanno, vietati gli spostamenti tra le 22 del 31 dicembre 2020 fino alle 7 del 1 gennaio 2021. Restano consentiti gli spostamenti dovuti a comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

Cosa cambierà in zona gialla?

Ecco cosa cambierà nell’eventuale passaggio da zona arancione a zona gialla

Spostamenti

Si potrà tornare a spostarsi da Comune in Comune o da una regione all’altra, a patto che anche questa sia gialla: è possibile comunque attraversare regioni rosse, a patto di non fermarsi. Resta il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino, ma ci si potrà spostare per motivate ragioni di lavoro, necessità e salute. La raccomandazione è comunque quella di ridurre al minimo gli spostamenti.

Seconde case

Sarà possibile raggiungere le seconde case a patto che si trovi in un comune dell’area gialla. Se la seconda casa si trova in un comune dell’area arancione o di quella rossa, è consentito solo se dovuto alla necessità di porre rimedio a situazioni sopravvenute e imprevedibili (quali crolli, rottura di impianti idraulici e simili, effrazioni, ecc.) e comunque secondo tempistiche e modalità strettamente funzionali a sopperire a tali situazioni.

Bar e ristoranti

I ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti con possibilità di consumo all’interno dalle 5 alle 18. Dalle 5 alle 22 è consentita anche la vendita da asporto. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.

Sport

Le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono sospese, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del CONI o del CIP. È consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, dell’area gialla, per svolgere esclusivamente all’aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), con la prescrizione che è interdetto l’uso di spogliatoi interni a detti circoli.

Tutte le altre disposizioni sono pubblicate sul sito del Ministero.

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