Tragico bilancio

Coronavirus, il Meratese paga un drammatico tributo di vittime

La Brianza, l'Isola Bergamasca e la Valle San Martino contano numerosi decessi in pochi giorni.

Coronavirus, il Meratese paga un drammatico tributo di vittime
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E' un tributo altissimo, in termini di vite umane, quello che la Brianza e i paesi della Bergamasca che la circondano stanno pagando all'emergenza Coronavirus. Tante, troppe, le vittime in così pochi giorni, in un conteggio che nemmeno i sindaci riescono ormai a tenere e che è fatto sì di statistiche ufficiali, ma anche di tante persone decedute a casa, senza che un tampone potesse accertarne la causa effettiva.

Il Meratese e il Coronavirus

E’ una conta dolorosa quella a cui l’emergenza sanitaria da Coronavirus sta costringendo i sindaci del nostro territorio meratese, dell'Isola Bergamasca e della Valle San Martino.  Nonostante in Lombardia i dati si facciano leggermente più incoraggianti, i bollettini resi noti dagli amministratori comunali parlano di contagi in aumento e di un preoccupante incremento del numero dei morti, anche se non sempre tutti sono riconducibili con certezza all’infezione da Covid-19. Quale che sia la causa, è comunque un dato di fatto che mai come in questo periodo si sono registrati tanti decessi: basti pensare che solo nella giornata di lunedì, all’ufficio anagrafe del Municipio di Merate ne sono stati registrati una trentina, molti dei quali avvenuti all’ospedale San Leopoldo Mandic e quindi residenti altrove.

Tantissimi decessi

La prima pagina del Giornale di Merate in edicola questa settimana (a questo link è possibile consultare l'edizione digitale) è sconvolgente: 12 foto di altrettante vittime del Coronavirus, alle quali se ne sommano tante altre in ogni angolo del territorio. E alle quali, nelle ultime ore, hanno fatto seguito un dipendente delle Poste di Merate, un dirigente sportivo di Rovagnate, uno storico volontario di Carvico, un medico di base di Brivio. La conta delle vittime, di cui è impossibile tenere correttamente il conto perché la situazione cambia tragicamente di ora in ora, parla di decessi per Coronavirus nei Comuni di Missaglia, Cassago, Santa Maria Hoè, Imbersago e Brivio. E ancora, a Verderio, Airuno, Cernusco Lombardone, Calco. E ovviamente a Merate, dove i decessi sono saliti a 7 nella giornata di oggi, mercoledì 25 marzo.

Il dramma dell'Isola e della Val San Martino

Drammatica la situazione nell’Isola bergamasca, dove i sindaci hanno perso addirittura il conto, per loro stessa ammissione, non solo dei contagi ma anche dei morti, perché i numeri sono così alti che neppure loro riescono più a capire chi sia morto di che cosa. In Valle San Martino, nel solo Comune di Cisano Bergamasco, sono decedute dal 9 marzo allo scorso fine settimana 13 persone: un dato senza precedenti che, anche se non ufficialmente riconducibile per tutti al Covid-19, qualche sospetto lo solleva. Stesso discorso per Caprino Bergamasco e per Pontida. Di difficile lettura anche i dati ufficiali relativi all’Isola. Numeri da capogiro, dietro ai quali si nascondono altrettante persone con le loro storie e il dolore dei tanti familiari spesso impossibilitati a stare loro accanto al momento del trapasso e a tributare loro l’ultimo saluto. Il tutto senza poter ricevere il conforto della presenza di chi ha voluto bene ai propri cari, aggiungendo ulteriore dolore a un dolore già straziante di suo.

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