Task force in Lombardia

Coronavirus: attivata rete di prevenzione, vertice in Prefettura

Nessun allarme finora nella provincia di Lecco: svolta una riunione tecnica dall’esito tranquillizzante.

Coronavirus: attivata rete di prevenzione, vertice in Prefettura
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Nessun allarme da Coronavirus finora nella provincia di Lecco in relazione allo stato di emergenza sanitaria dichiarato dal Consiglio dei Ministri a seguito della diffusione del virus 2019-ncov.

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Nessun caso di Coronavirus nel Meratese Oggi pomeriggio, martedì 4 febbraio,  in Prefettura a Lecco si è svolta una riunione tecnica dall’esito tranquillizzante. All’incontro, convocato e presieduto dal Prefetto Michele Formiglio,  i vertici territoriali degli enti istituzionali, sanitari e delle forze dell'ordine: il consigliere delegato della Provincia Matteo Manzoni, il sindaco di Lecco Virginio Brivio, il comandante della Polizia Locale di Lecco Monica Porta, il Questore Filippo Guglielmino, il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Igor Infante, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Paolo Cussotto, il tenente colonnello del Nas di Brescia Simone Martano, i direttore sanitari dell'ASST Lecco Vito Corrao e dell'Ats Brianza Emerico Panciroli,  e i direttori medici del Presidio di Merate Valentina Battamio, dell’Unita Operativa Malattie Infettive ASST di Lecco Paolo Bonfanti, e del Dipartimento Igiene e Prevenzione Sanitaria ATS Brianza.

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Due soltanto i casi in Italia

I sanitari hanno evidenziato che ad oggi si registrano 20.684 casi di epidemia nel mondo, di cui il 99% in Cina. In Europa i casi sono 25 di cui 2 in Italia: si tratta di cittadini stranieri provenienti dalla città di Wuhan. "I casi registrati in Italia sono importati e non secondari, per cui il livello di allarme può considerarsi basso anche se l’allerta resta massima" ha riferito il capo di Gabinetto Marcella Nicoletti.

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Task force in Lombardia

La Regione Lombardia ha dato vita ad una task force per riconoscere e affrontare eventuali casi di Coronavirus, con tre laboratori ai quali trasmettere i campioni da analizzare e 17 reparti di malattie infettive di riferimento. E’ stata, inoltre, fornita adeguata informazione a tutta la rete dei medici di medicina generale, pediatri di famiglia e medici di continuità assistenziale, che rimangono i punti di riferimento per tutta la popolazione in caso di necessità.  Si informa, da ultimo, che è comunque attivo presso il Ministero della Salute il numero verde 1500.

Evitare le strumentalizzazioni a danno dei cinesi

Il Prefetto Formiglio, richiamando i contenuti di una recentissima circolare del Ministero dell’interno, ha evidenziato l’esigenza di massimizzare l’efficienza dei dispositivi di ordine e sicurezza pubblica a tutela della collettività. In considerazione anche del rilievo mediatico dell’epidemia, non potendosi escludere il compimento di iniziative estemporanee finalizzate ad ingenerare allarmismo, il Prefetto ha sottolineato l’esigenza di intensificare l’attività preventiva di carattere generale. Questo tramite azioni di controllo del territorio "a garanzia del rispetto della legalità e per prevenire l’insorgere di forme di conflittualità sociale che potrebbero essere strumentalizzate da singoli o da gruppi per il compimento di azioni in danno di obiettivi o interessi della comunità cinese o di cittadini di origine asiatica".

La situazione è attentamente monitorata.

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