Presente anche Francesco Scorzelli

Corona di fiori e targa per le vittime del Covid nel Lecchese: presidio Usb davanti al Manzoni FOTO

Manifestazione di omaggio e protesta

Corona di fiori e targa per le vittime del Covid nel Lecchese: presidio Usb davanti al Manzoni FOTO
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Corona di fiori e targa per le vittime del Covid nel Lecchese: presidio Usb davanti al Manzoni. E' andata in scena nella mattinata di oggi, venerdì 16 ottobre 2020, nell'area esterna dell'ospedale Manzoni di Lecco, la manifestazione promossa dall'Unione sindacale di base per rendere omaggio alle vittime del Covid nel Lecchese.

Corona di fiori e targa per le vittime del Covid nel Lecchese

Una delegazione dell'usb  ha deposto una corona di fiori listata a lutto sulla scalinata che porta all'ospedale per ricordare i  347 pazienti morti di Covid-19 nelle strutture sanitarie di Lecco e Merate. E' stata anche apposta una targa simbolica con la scritta: “In ricordo delle 347 vittime del Covid, del precariato e delle privatizzazioni”. I  partecipanti, rigorosamente distanziati e dotati di mascherine hanno indossato una maglietta nera con scritto a grandi caratteri “347”. Obiettivo dell'evento è stato quello di " rimettere con urgenza al centro dell'interesse la questione della sicurezza nei luoghi di lavoro, per evitare errori e approssimazioni costati la salute a migliaia di lavoratori contagiati durante la prima emergenza".

La vicenda di Francesco Scorzelli

Presente alla manifestazione per esprimere solidarietà e sostegno anche  Francesco Scorzelli, il delegato USB sospeso per sei mesi proprio per essersi rifiutato di mettere in atto procedure aziendali "che, nella sua qualità di preposto, ha ritenuto insicure e rischiose per la salute di operatori e pazienti" spiegano dall'Usb.  Diversi i delegati che hanno espresso solidarietà al collega meratese. Ed è stato lo stesso Scorezelli a prendere parola. "Non mi sento una eroe - ha detto - io ho semplicemente seguito la legge e se ho ragione o torto lo stabilità il Giudice del Lavoro. Un anno fa il 4 ottobre tutti i sindacati di questa azienda hanno indetto uno sciopero. Il volantino unitario recitava "Contro l'arroganza di questa dirigenza". Questa è la realtà. Lo abbiamo detto un anno fa. Avevamo previsto tutto, non certamente il Covid, ma avevamo previsto che di fronte alla difficoltà la dirigenza, e anche la Regione,  non sarebbero stata in grado di gestirla. L'avevamo vissuto sulla nostra pelle. E' arrivata la pandemia e abbiamo avuto 347 morti solo nei nostri ospedali. Lasciamo perdere le Rsa. Per non parlare del personale positivo. C'è stato il disastro in questa Asst".

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